TERRITORIO NORD DELLA PROVINCIA DI ENNA: RASTRELLAMENTO A LARGO RAGGIO. I CARABINIERI IN AZIONE PER LA RICERCA DI RIFUGI PER LATITANTI

Nella giornata di ieri, domenica 04 luglio 2010, Il Signor Comandante Provinciale Carabinieri di Enna, Colonnello Michele Di Martino, ha disposto l’esecuzione di un servizio di rastrellamento che ha interessato le zone rurali della parte nord della provincia, in particolare i comuni di Regalbuto, Catenanuova, Troina ed Agira. Da sempre il territorio della provincia di Enna è preferito dai ricercati siciliani per trascorrere la propria latitanza. A testimonianza di tale assunto vi sono le recenti cronache giudiziarie, che hanno visto i Carabinieri quali protagonisti di arresti di personaggi eccellenti, appartenenti ai quadri dirigenti di Cosa Nostra, avvenuti proprio nel nostro territorio. A ciò si aggiungano le caratteristiche morfologiche del terreno, connotato da scarsa densità abitativa e presenza di numerosi casolari e masserie rurali che ben si prestano a costituire rifugio sicuro ed indiscreto per criminali datisi alla macchia.
In questo quadro è stato predisposto ed eseguito un servizio di rastrellamento che ha visto operare congiuntamente reparti di terra e di aria. Sono stati fatti affluire, infatti, nr. 2 elicotteri del Nucleo Carabinieri di Catania che hanno dato supporto alle numerose pattuglie sul terreno (100 militari), composte dal personale delle dipendenti stazioni carabinieri della provincia nonché dai reparti speciali investigativi di Enna e Nicosia. A completamento dell’imponente organico vi è la partecipazione di nr. 3 nuclei cinofili dell’Arma dei Carabinieri di Catania, per la ricerca di persone, armi e droga. Tutti i reparti, quindi, sono stati coordinati nel rastrellamento di una vasta porzione di campagna, comprensiva di casolari, masserie, grotte ed anfratti, riuscendo a costituire un valido dispositivo di ricerca, vista anche la possibilità di un punto di osservazione privilegiato costituito dall’elicottero, che ha consentito di monitorare per tutta la durata del servizio qualsiasi movimento attorno agli obiettivi di interesse.
In questo modo si è cercato di fare terra bruciata intorno ai personaggi che potrebbero trovare rifugio nella zona, anche attraverso la connivenza di alcune persone del luogo.
A seguito del rastrellamento le operazioni sono continuate per tutto l’arco della giornata, con un servizio straordinario di controllo del territorio, nei comuni sopra menzionati. Ciò ha permesso di porre in essere una fitta rete di posti di controllo lungo gli snodi nevralgici degli abitati nonché lungo le vie di maggior comunicazione, per una più efficace azione di contrasto alle condotte contrarie al Codice della Strada.
Fitta e produttiva anche l’azione dei reparti investigativi di Enna e Nicosia i quali hanno proceduto numerose perquisizioni personali e veicolari, nonché al controllo di numerosi esercizi pubblici, finalizzando il proprio sforzo alla prevenzione ed eventuale repressione di reati nel centro abitato. Il loro operato ha consentito di deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica 30 persone, principalmente per reati connessi alla custodia delle armi, ma anche a lesioni, minacce, rissa, nonché sostanze stupefacenti, furti e ricettazione.
Di seguito il computo generale delle forze in campo e dei risultati conseguiti:

PERSONALE IMPIEGATO:     100
MEZZI IMPIEGATI:         30
ELICOTTERI:             2 Nuclei (vedasi foto allegate)
CINOFILI:             3 Nuclei (vedasi foto allegata)

PERSONE CONTROLLATE:                         436
MEZZI CONROLLATI:                         311
ESERCIZI PUBBLICI CONTROLLATI:                 30
PERQUISIZIONI DOMICILIARI E PERSONALI EFFETTUATE:     41
CONTRAVVENZIONI AL C.D.S.:                    52
VEICOLI SOTTOPOSTI A FERMO:                     14

La finalità del servizio, secondo quanto concepito dal Signor Comandante Provinciale dei Carabinieri di Enna, è quella di scoraggiare eventuali latitanti del messinese, catanese e palermitano di soggiornare nel nostro territorio senza che vi sia alcun contrasto da parte delle Forze dell’Ordine, avvalendosi del timore che viene esercitato nei confronti delle persone che in queste terre cercano di condurre la propria vita economica e di relazione. Allo stesso tempo non vuole essere tralasciata l’efficacia dell’azione di contrasto al crimine, anche in questo caso in termini preventivi e repressivi, cercando di aumentare la costante presenza dell’Arma nel territori dei comuni della Provincia soprattutto nei week end estivi, ove il numero di persone in transito aumenta.