CONFARTIGIANATO ENNA: PREMI RC AUTO SEMPRE PIU’ ALTI. +15% IN UN 1 ANNO

Con l’obbligo del risarcimento diretto i costi aumentano e diminuisce libertà dei consumatori. I Carrozzieri di Confartigianato, chiedono modifiche al Codice delle Assicurazioni “A più di tre anni dalla sua entrata in vigore nel febbraio 2007 –dichiara il Segretario nazionale dell’ANC  Confartigianato  in occasione dell’assemblea Provinciale dei Carrozzieri tenutasi  ad Enna la settimana scorsa-, e che ha visto la partecipazione anche di imprese della provincia di Palermo e Catania la procedura di risarcimento diretto in caso di incidente automobilistico (cioè l’obbligo di richiedere l’indennizzo alla propria assicurazione) prevista dal Codice delle Assicurazioni Private ha fallito l’obiettivo di ridurre i premi delle polizze RC Auto. Infatti, dal 2009 al 2010 si sono registrati aumenti del 15% dei premi assicurativi, con punte
del 22% per i ciclomotori e del 30% per i motocicli, e ulteriori rincari si annunciano da parte dell’ANIA per il 2011. Come se non bastasse, i tempi di liquidazione dei danni si sono allungati.” La denuncia viene dalla Associazione dei carrozzieri di Confartigianato, che ha sollecitato la presentazione di un disegno di legge per modificare l’attuale sistema del risarcimento diretto previsto dal Codice delle Assicurazioni Private. I Carrozzieri chiedono che i cittadini siano liberi di scegliere la procedura del risarcimento diretto, sia nella fase giudiziale che in quella stragiudiziale, oppure di richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno.
Inoltre si sollecita l’abolizione del rimborso ‘in forma specifica’ che permette di ottenere la riparazione gratuita dell’auto attraverso officine convenzionate con la propria compagnia. Anche in questo caso, secondo l’ Associazione, i cittadini devono avere il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia per la riparazione dei danni. Le norme sollecitate dai Carrozzieri di Confartigianato, eviterebbero il rischio che si concretizzi un abuso di posizione dominante da parte delle assicurazioni.
Secondo l’ Associazione, infatti, oggi le compagnie assicurative decidono le tariffe delle
polizze RC auto, possono imporre da chi far riparare l’auto incidentata, condizionano l’importo del risarcimento, condizionano le tariffe orarie che devono applicare le officine, intervengono nella determinazione dei tempi di riparazione.
Tutto ciò –ribadisce il segretario nazionale Dott. Raffaele Cerminara –“viola i principi di libero mercato e di libera concorrenza tra le imprese di autoriparazione, con il rischio reale di una mancanza di tutela dei diritti dell’assicurato dal punto di vista della qualità ed affidabilità della riparazione, elementi indispensabili ai fini della sicurezza stradale”.
Le storture del sistema del risarcimento diretto – fa rilevare   – sono dimostrate anche dalle numerose denunce presentate dall’Isvap (l’organo di controllo delle assicurazioni) all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dal crescente numero di multe che l’ISVAP ha comminato alle compagnie di assicurazione per accertata scorrettezza nei procedimenti liquidativi e della maggior frequenza dei casi di contenzioso. Senza dimenticare che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 180/2009 e l’ordinanza n. 154 del 26 aprile 2010, si è espressa a favore della “facoltatività” del sistema di risarcimento diretto dei danni in caso di incidente automobilistico.