Al via la mobilitazione del sindacato cislino ad Enna , ieri 13 luglio, per porre al centro del dibattito politico la proposta di un patto sociale, proposta che lancia Maurizio Bernava, leader della Cisl siciliana, per il quale “è necessario recuperare i gravi ritardi del governo regionale nella programmazione dello sviluppo, attorno a tre assi: lo sviluppo dell’economia, la semplificazione e l’ammodernamento della macchina politco-amministrativa con la riprogrammazione dei fondi UE e nuove politiche per infrastrutture ed energia; la riorganizzazione delle politiche sociali con il decollo dell’integrazione socio-sanitaria, la medicina del territorio e la creazione di fondi ad hoc per povertà e non autosufficienti”. “Chiediamo- continua Bernava- una svolta radicale contro le logiche di sperpero e cattivo uso delle risorse pubbliche, ancora più necessario a seguito della manovra correttiva del Governo che avrà effetti devastanti in Sicilia per la condizione di svantaggio e fragilità in cui ci troviamo”. Nella relazione introduttiva il Segretario Generale della Cisl di Enna, Giuseppe Aleo, afferma che il sindacato “ha valutato la manovra sin dal primo momento con senso di responsabilità e con la consapevolezza di potere avere un ruolo importante per dare il nostro contributo per superare una crisi economica che sin dal 2008 ha colpito l’Italia e gli altri paesi . Non possiamo non apprezzare le scelte portanti della lotta all’evasione e alla patologia dei costi istituzionali e degli sprechi della politica , da anni ci battiamo per un fisco più equo la cui fonte per trovare risorse non venga individuata soltanto tra chi le tasse le ha sempre pagate, lavoratori dipendenti e pensionati. Non avere infierito con i tagli sulla sanità e limitando gli interventi sulla previdenza alle sole finestre di uscita, delinea un’inversione di tendenza che secondo noi va in direzione delle nostre proposte e di una costante e difficile ricerca di confronto e non proteste di piazza sterili che in modo irresponsabile danneggiano ulteriormente i lavoratori. E’ di questi giorni la vibrante protesta delle regioni per le minori risorse che saranno erogate a Regioni , Province e Comuni . Vigileremo nella nostra provincia per evitare che si innesti un automatismo che metta a rischio i servizi o provochi aumenti di tariffe e partecipazione alla spesa per i cittadini, già tartassati da Regioni e Comuni : è necessaria una responsabilizzazione delle amministrazioni locali per reperire risorse, per la lotta agli sprechi, ai salati costi della politica e al lavoro nero”. L’assemblea dei numerosi dirigenti e militanti cislini ha pienamente condiviso le linee dell’accorato e costruttivo intervento conclusivo del Segretario nazionale, Luigi Sbarra, il quale, nella articolata valutazione sulla manovra correttiva, ha dichiarato che “ la Cisl agisce da sempre con senso di responsabilità nel nome del bene comune e per la crescita del nostro Paese, esigendo però equità nelle misure da adottare, come accaduto ad esempio per l’eliminazione dell’iniqua misura del blocco degli scatti di anzianità del personale della scuola e per il ripristino della percentuale di invalidità per l’accesso ai benefici di quei soggetti disabili, già in condizioni di grave disagio, che sarebbero rimasti esclusi da ogni supporto economico e sociale. Con estrema serietà la Cisl ha incalzato il Governo affinché il taglio alla spesa per dirigenti e consulenti fosse incluso nella manovra, così come deve essere vigile i sindacato nel pretendere il rispetto dell’ impegno assunto dal Governo ad immettere in ruolo 20.000 unità di personale della scuola. In questo difficile contesto, a fronte della scelta ingiusta del blocco dei contratti nazionali del Pubblico impiego, la Cisl rivendica la piena salvaguardia della contrattazione integrativa decentrata su efficienza, produttività, economie di gestione delle pubbliche amministrazioni, per il recupero di risorse economiche per i lavoratori e per rinnovare la pubblica amministrazione stessa, perché quello del rigore è un metodo credibile e socialmente compreso ed accettato quando si accompagna all’equità”.
“Si confermano sempre più attuali- conclude Sbarra- i principi che la Cisl ha promosso negli ultimi 60 anni, per un modo nuovo di fare sindacato, seguendo la via della concertazione e mediazione responsabile, per realizzare la democrazia partecipata fondata sui valori della solidarietà e della sussidiarietà “.