STUDIARE IL CINESE ALLA KORE DI ENNA.

In questi ultimi anni la Cina si propone con frequenza pressoché quotidiana sulla stampa mondiale: la sua straordinaria crescita economica, il suo peso politico crescente sullo scenario internazionale, il successo di eventi planetari come le Olimpiadi di Pechino, nel 2008 o l’Expo di Shanghai che chiuderà i battenti  nel prossimo ottobre, una politica culturale sempre più attenta a promuovere i valori “universali” di una antica civiltà  tutti fattori che contribuiscono ad accrescere l’interesse nei confronti di questo “paese-continente” anche da parte dei giovani.E’ comprensibile e legittimo che i giovani vedano nella Cina un paese ricco di opportunità anche dal punto di vista del loro futuro lavoro e ciò spiega la crescente popolarità dei corsi di cinese presso i nostri Atenei. Ma gli studi cinesi non sono diversi dagli altri. Richiedono un programma strutturato su diverse annualità, poiché si giunge di norma all’Università senza alcuna conoscenza linguistica pregressa e la organizzazione didattica dei nostri Atenei non prevede un impegno concentrato unicamente sull’apprendimento di una lingua; inoltre, poiché la lingua – in Cina come altrove- è strettamente connessa con la cultura del paese, per garantire una formazione efficace e competitiva è essenziale che la formazione linguistica sia accompagnata da altre conoscenze. Solo un corretto equilibrio tra conoscenze strettamente linguistiche e conoscenze di natura più ampia sono in grado di garantire tanto una reale competenza in ambito linguistico quanto una capacità di mediazione che sarà applicata a ogni ambito professionale, con particolare riferimento – naturalmente- all’ambito della traduzione (tanto letteraria che tecnica) e dell’interpretariato consecutivo. Per questo, è bene che i giovani che vogliono studiare cinese si rivolgano ad Atenei i cui corsi siano bene articolati e strutturati, che offrano docenti di lingua con solide competenze ed esperti linguistici con preparazione specifica e comprovata esperienza e che, nel contempo, accompagnino i corsi di lingua con altre insegnamenti di carattere culturale. Oggi, in Sicilia, solo la Kore di Enna è in grado di corrispondere a queste aspettative, con un corso di laurea triennale oramai ben radicato, sostenuto da docenti qualificati e da esperti linguistici con formazione specifica e grande esperienza didattica. I diversi corsi sono garantiti da quattro docenti: oltre a chi scrive, professore ordinario di Lingua e letteratura cinese, insegnano il dott. Luca Pisano, già da  alcuni anni strutturato presso l’ateneo ennese, la dott. Elisa Sabbatini,  sinologa con una preparazione specifica in ambito storico-filosofico, la dott. Quan Shiran, laureata in Lingue a Pechino e discendente da una nobile famiglia di stirpe mancese.  Inoltre, un laboratorio ottimamente dotato di strumenti didattici appropriati e moderni consente di consolidare le conoscenze linguistiche. Stretti rapporti con molti atenei cinesi consentono una buona mobilità di studenti, con periodi di studio in Cina che, per i migliori, è sostenuto da borse di studio offerte direttamente dal Governo cinese. Lo stesso Governo cinese ha attribuito alla Kore di Enna la possibilità di aprire un’”Aula Confucio”, nell’ambito dei programmi culturali e linguistici promossi dagli Istituti Confucio nel mondo. Gli Istituti Confucio, la cui funzione è simile a quella dei Goethe Institut tedeschi o dei Cervantes spagnoli, promuovono tra l’altro la diffusione degli esami di certificazione internazionale di conoscenza della lingua (HSK), per lo svolgimento dei quali  la Kore è la sola sede accreditata a sud di Napoli. Un rapporto ottimale tra numero di studenti e numero di docenti in aula si accompagna alla Kore a una offerta formativa articolata sull’intero triennio, dove i  corsi di lingua sono accompagnati da insegnamenti di carattere letterario e storico-artistico e sono sostenuti da esercitazioni di laboratorio e da seminari monografici  che riguardano aspetti cruciali della vita e della società cinese contemporanea e sono ravvivati dalla presenza illustre di studiosi e di scrittori ben noti anche al pubblico italiano, come Mo Yan o Yu Hua, di recente ospiti dell’Ateneo di Cerere.