Il Comitato Cittadino di Enna ed il Coordinamento Provinciale dei Comitati Cittadini Ennesi hanno partecipato all’assemblea cittadina indetta dal Sindaco, convinti che l’argomento da trattare (bollette esose e illegittime della tassa sui rifiuti per l’anno 2010) era di una delicatezza tale che la discussione doveva incanalarsi su un binario di un confronto tecnico e politico nell’interesse prima di tutto dei cittadini ennesi. Purtroppo, l’intervento del Sindaco, privo di proposte politiche ed operative sul problema, indirizzato più che altro a lanciare accuse nei confronti di chi in questa fase sta difendendo legalmente i cittadini di Enna contro una tassa illegittima e ingiusta, ha sortito effetti opposti a quelli desiderati. Riteniamo e ribadiamo in questa fase le ragioni della nostra azione: la tariffa è illegittima perché stabilita da un Organo incompetente; la tariffa è iniqua ed esosa perché non tiene conto dell’effettivo costo del servizio che si quantifica dopo aver elaborato un piano economico-finanziario del servizio stesso. Abbiamo da giorni chiesto un incontro alle forze politiche consiliari proprio per discutere, approfondire e determinare assieme una tariffa legittima ed equa. Reiteriamo tale richiesta e confermiamo tutta la nostra disponibilità.
Il Comitato Cittadino di Enna ed il Coordinamento Provinciale, nella loro azione legale e politica, a difesa dei cittadini di Enna, vogliono mettere al primo posto l’interesse generale della città e questo attraverso la produzione di atti legittimi e condivisi.
Pertanto, rimandiamo al mittente ogni accusa e ribadiamo che questa politica “miope” di non volere affrontare alle radici il problema, obbligherà i cittadini a protestare in modo democratico non pagando le bollette e tutto questo porterà all’emergenza sanitaria in tutta la città, al mancato pagamento dei salari agli operatori ed a un danno erariale al Comune stesso.
Nei prossimi giorni il Comitato Cittadino organizzerà un’assemblea pubblica dove presenterà le proposte per andare a determinare una tariffa equa e legittima.