Con la presente rassegno le dimissioni dalla carica di Vicesindaco e componente della Giunta Municipale di Aidone, in seno alla quale sono stato garante e rappresentante del progetto del Partito Democratico. Il mio pensiero va alla città di Aidone, che vive un momento storico importante, attende il rientro della Venere di Morgantina e si accinge ad imporsi all’attenzione universale quale “Città di Arte, di Turismo, di Cultura, di Sviluppo economico ed urbanistico armonico ed ordinato”, titolare di un territorio che insiste, insieme a quello di Piazza Armerina, in un’area che costituisce sicuramente uno dei più importanti bacini culturali del mondo. Auguro che tutto ciò presto si realizzi. In questa direzione ho profuso il mio impegno amministrativo e politico sin dal momento in cui l’amministrazione precedente declinava ogni responsabilità amministrativa.
In quel momento le attenzioni dei cittadini si rivolsero verso il Partito Democratico, al quale si chiese di assumere la guida amministrativa della città. Ci dimostrammo immediatamente ed ampiamente pronti e all’altezza del compito, articolando un progetto di grande unità politica, di armonia della comunità e di coscienza piena sul futuro della città.
Ritengo di poter avere l’orgoglio di avere interpretato con estrema lealtà e operosità il percorso politico tratteggiato, nella elaborazione della piattaforma politica e programmatica, nella proposta e nel supporto del candidato a Sindaco, nella definizione della lista dei candidati, nella conduzione della campagna elettorale, nel prosieguo dell’attività amministrativa e in tutti i momenti in cui il P. D. ha espresso se stesso.
Ritengo, personalmente e come partito, che abbiamo concesso fiducia con troppa facilità: questo è stato un grave errore.
Ritengo, purtuttavia, che l’attesa e la stima dei cittadini nei nostri confronti sia intatta, così come è ancora indiscutibile che il P. D. sia un sicuro protagonista e riferimento politico, ricco, complesso e articolato, vivo e dinamico, operoso e generoso, della nostra comunità e delle nuove generazioni: il partito che più di ogni altro ha la capacità di realizzare un vero sviluppo per la nostra amata Aidone.
Le mie dimissioni, offerte prima e concordate poi con la più alta Istituzione politica provinciale e locale, consentiranno sicuramente la giusta analisi e l’assunzione delle determinazioni opportune al ripristino della nostra dignità, del nostro ruolo e delle nostre prerogative; saranno utili a sancire in amministrazione la presenza di una nostra adeguata e significativa delegazione, al fine di un rilancio di notevole spessore; consentiranno di contrastare e scongiurare ogni disegno colpevolmente irresponsabile, secondo il quale si può concepire l’amministrazione pubblica quale club autoreferenziale di ottimati.
Esprimo, comunque, la certezza che, insieme al P. D. , tantissimi altri presìdi istituzionali e sociali, rappresentanti delle migliori qualità e delle immense risorse dei nostri cittadini ampiamente diffusi e presenti nella nostra Comunità, sapranno garantire il futuro che Aidone merita. Per tutti, mi rivolgo, esprimendo la mia particolare stima, al presidente Pino Di Franco, ai capigruppo Lombardo, Lo Monaco e Calcagno, al presidente della Commissione Venere Calcagno e a tutto il Consiglio comunale.