La “giunta tecnica” varata dal Presidente della Provincia Monaco, ci sembra l’ennesimo espediente per non mollare la poltrona. Quando una maggioranza si sfascia dopo aver sempre litigato senza concludere nulla, l’unico gesto dignitoso da parte di chi riveste incarichi istituzionali sarebbe quello di chiedere scusa agli elettori e dimettersi. Ma Monaco la pensa come Fini e si tiene stretta la poltrona anche se non ha più la fiducia di chi ha contribuito ad eleggerlo. Ormai il degrado politico è generale e nulla sembra essere cambiato rispetto alla prima Repubblica. Anche a Palermo e a Roma assistiamo ad un centrodestra che implode e fallisce su tutta la linea. Questo impone alle forze identitarie che credono davvero nei valori dello Stato, della Nazione e della Giustizia Sociale di riorganizzarsi e coalizzarsi in vista delle battaglie future per l’alternativa a questo sistema marcio e fallimentare.
Salvatore Marotta