ENNA. “MA IL PRESIDENTE E I SINDACI LO SANNO DI QUESTO NUOVO SCIPPO CHE SI STA COMMETTENDO AI DANNI DELLA PROVINCIA DI ENNA?”.

Questa la domanda fatta da Totò Puglisi, Segretario Prov.le Confartigianato, quando ha saputo del disegno di legge presentato all’Assemblea regionale siciliana per sopprimere il Parco Minerario Floristella Grottacalda e incorporare le sue pertinenze in un nuovo ente delle zolfare siciliane, fatto per migliore altri siti minerari della provincia di Caltanissetta e Agrigento attualmente abbandonati. “Va bene il recupero del patrimonio minerario siciliano -dice Puglisi- ma questo non significa dover cancellare l’esperienza e il patrimonio maturati a Floristella, perdendo il controllo gestionale in atto esercitato dalla Provincia e dai comuni di Enna, Piazza Armerina, Valguarnera e Aidone”. Un ulteriore processo di spoliazione che, dopo tanti altri Enti e altri  sotto attacco, vede adesso coinvolto il Parco Minerario di Floristella. Un ente che dal ’91, anno della sua istituzione, ha già attuato diversi interventi di tutela dei beni tecnologici legati all’industria estrattiva dello zolfo. A cominciare da Palazzo Pennisi, il prestigioso manufatto del XIX secolo che, dopo un primo intervento di consolidamento strutturale, è stato inserito nel programma di finanziamento del “Pist  Centro Sicilia” per il suo completamento e riuso quale museo della civiltà mineraria siciliana.
Ora, con il disegno di legge presentato all’ARS con la firma di 27 deputati tra cui i 4 della provincia di Enna, il Palazzo Pennisi viene “promosso” a sede del nuovo ente delle zolfare. Una promozione che fa rima con soppressione tanto che, con lo stesso provvedimento legislativo si vuole istituire, presso l’ex SORIM di Caltanissetta, un “Centro di documentazione della civiltà dello zolfo” con lo scopo di raccogliere, documentare, catalogare e informatizzare materiali attinenti la storia delle zolfare. In pratica un doppione del museo che si deve fare nel Palazzo Pennisi di Floristella.
“È molto strano -continua Puglisi- che tutti e quattro i deputati del collegio di Enna (Coljanni, Galvagno, Leanza e Termine) abbiano sottoscritto la richiesta di soppressione del Parco di Floristella. Probabilmente non si sono resi conto di quello che è stato loro sottoposto dagli ‘ideatori’ dell’iniziativa: alcuni ex parlamentari del nisseno oggi vicini al Comitato regionale di Legambiente. Va bene mettere in rete i siti minerari zolfiferi della Sicilia  -conclude Puglisi- ma lascino l’autonomia a Floristella di modo che i comuni e la provincia di Enna possano continuare nel proficuo lavoro che hanno svolto sino adesso”.