Dopo il tentato suicidio del 28 giugno scorso salvato e soccorso dalla polizia penitenziaria nel carcere di enna,ieri sera un’altro detenuto di 35 anni siciliano ha tentato di impiccarsi, utilizzando come cappio, la sua maglietta di cotone legata tra le sbarre della finestra del bagno della cella.L’uomo sofferente di crisi depressive,e condannato definitivamente,è stato trasferito da poco al carecere di Enna per poter effettuare colloqui interni con la moglie anch’essa detenuta nel reparto femminile. A soccorrerlo e a salvargli la vita e’ stato l’unico agente di Polizia Penitenziaria in servizio in quel reparto detentivo,dove c’erano presenti 61 detenuti. Non si ferma, quindi, questa reazione violenta dei detenuti alle condizioni di invivibilità all’interno delle carceri italiane. Dopo la passerella di ferragosto dei politici siamo certi che non ci sarà nessun atto concreto.La Polizia Penitenziaria si ritroverà, come sempre, da sola ad affrontare una situazione ormai al collasso ed esplosiva.