COORDINAMENTO COMITATI CITTADINI ENNESI CHIEDE INCONTRO AI LIQUIDATORI DI ATO RIFIUTI

Apprendiamo ancora una volta dalla stampa le difficoltà di Sicilia Ambiente ad assicurare il servizio di raccolta in Provincia e questa volta perché le tariffe approvate dai Consigli Comunali in tutta la Provincia portano ad un complessivo di circa 16 milioni di €uro, “di gran lunga inferiore rispetto al costo elaborato” dalla stessa Sicilia Ambiente. Dobbiamo in primo luogo constatare una contraddizione di fondo in tutto questo: il soggetto gestore elabora un proprio piano e chiede che i Consigli  Comunali, unici titolari della potestà per determinare la tariffa, anziché entrare nel merito, a parere del gestore, dovrebbero solo fare una presa d’atto del piano di Sicilia Ambiente. Come dire: se dobbiamo dare in appalto dei lavori, è la stessa ditta aggiudicataria dei lavori che ne fissa il prezzo!  
Seconda constatazione: il costo  o si determina sulle effettive esigenze di organizzazione e di espletamento del servizio  o si determina sulla base delle “effettive esigenze” della Società. Ci pare che si voglia far prevalere quest’ultima ipotesi che va a discapito dell’intera collettività.
La contraddizione di fondo sta negli atti preliminari, quando l’ATO affidò in house a Sicilia Ambiente il servizio senza alcun capitolato di appalto e senza alcun piano industriale, contraddizione mantenuta in essere fino a oggi, pur in presenza di una sentenza del CGA che ha dichiarato illegittimo tale affidamento.
La contraddizione sta nel fatto che ad oggi non conosciamo né il piano industriale, né l’organigramma della società, né le modalità ed i relativi costi del servizio.
Ad oggi, tra l’altro, Sicilia Ambiente non può nemmeno dirci quanto è  costato il  servizio l’anno precedente e l’anno precedente ancora, in quanto i bilanci 2008 e 2009 non risultano, per quello che ci è dato sapere, approvati.  
Vorremmo a questo punto conoscere il costo del servizio complessivo e vorremmo conoscere, altresì, il piano industriale. In assenza di questi dati, ogni discussione è priva di fondamenta, compreso il problema del personale e le continue minacce di licenziamento.
Anche qui vorremmo capire la riduzione del 40% di personale così come appare ogni giorno sulla stampa; non si riesce a capire di quale personale si parla. Vorremmo ricordare al “management” di Sicilia Ambiente e a noi stessi che già il primo Consiglio di Amministrazione dell’ATO è stato rinviato a giudizio per aver trasformato 101 assunzioni da tempo determinato a tempo indeterminato.  
Infine, si parla di raccolta differenziata e la impossibilità a farla, per mancanza di denaro e di personale.

Vorremmo in questa sede ribadire alcuni concetti: la raccolta differenziata (noi proponiamo il porta a porta)  ci consente, da un lato, di risolvere il problema occupazionale e dall’altro, ci consente di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti (circa 65 € a tonnellata per i rifiuti portati in discarica) e di ottenere dei ricavi grazie alla vendita dei rifiuti differenziati. Da aggiungere la maggiore durata delle discariche e l’incasso delle premialità previste dalle legge, in caso di raggiungimento degli obiettivi sulla differenziata (oggi paghiamo le penali!!) .
Per fare questo non occorrono soldi, né occorre aumentare le tariffe, ma occorre una organizzazione diversa da quella odierna, scelte, anche politiche, che vanno in altra direzione rispetto a quelle fatte fino ad oggi e che probabilmente non sono condivisibili dal soggetto gestore, non perché non è in grado di assecondarle, ma perché  si trova in una situazione economica e finanziaria comatosa e che pertanto non può oggettivamente sostenerle.
Come Coodinamento, nei prossimi giorni chiederemo un incontro ai Liquidatori di ATO-RIFIUTI per sottoporre alla loro attenzione alcuni suggerimenti e riflessioni che possano contribuire a tamponare intanto il problema, in attesa dell’attuazione della legge regionale di riordino degli ATO.