REGALBUTO: INCONTRO DEL COMITATO PROVINCIALE DELL’API

“Dobbiamo lavorare tutti per una crescita maggiore della nostra provincia, per conseguire una maggiore occupazione,  e pere fare ciò è necessario rivisitare la politica del lavoro e del rilancio della promozione del territorio; solo incrementando la produttività e la competitività si potrà affrontare la grave crisi che ormai la nostra provincia vive da decenni. E’ essenziale evitare che i cattolici siano emarginati. Serve, anche a Enna, una testimonianza di cattolici, una presenza stimolante che metta in campo, con coraggio e coerenza, proposte, azioni e movimenti”. Questo il messaggio lanciato da Alleanza per l’Italia Enna in occasione del comitato provinciale che si è tenuto lo scorso martedì a Regalbuto, per fare il punto della situazione a seguito dei recenti accadimenti politici. I componenti del comitato hanno, in linea con i vertici nazionali, approvato il percorso politico che vede API impegnata nella costruzione del terzo polo,con una attenzione particolare al forte appello lanciato dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, da Don Sciortino direttore di Famiglia Cristiana a quanti hanno responsabilità politiche e istituzionali nei confronti del “bene comune”, offrendo una stimolante opportunità per riflettere sull’impegno dei credenti nell’attuale realtà sociale ennese. Pensiamo ad esempio all’attuazione del quoziente familiare, che consentirebbe alle famiglie ennesi di pagare meno tasse ed avere migliori servizi dagli enti locali.” Una nuova stagione politica dei laici cristiani ennesi non può non partire dal territorio, – commentano dall’ufficio stampa Api – avendo nella dottrina sociale la strada maestra da percorrere. Se rileggiamo il documento dei Vescovi del 1991, “Educare alla legalità” – continuano – troviamo riferimenti certi ed attuali e non squallide beghe politiche pieni che provocano comprensibile e giustificato disgusto nell’opinione pubblica. I cattolici devono  vivere, a nostro avviso, con responsabilità e dedizione la politica come importante dimensione della carità sociale, per promuovere la giustizia, l’onestà e la difesa dei veri e autentici valori, come la salvaguardia della vita umana, del matrimonio e della famiglia”. “Occorre, anche a Enna, liberare energie nuove, impegnate nel sociale, in grado di rinnovare un sistema politico bloccato dalla partitocrazia, che ci porta sì a votare democraticamente, ma, togliendoci la possibilità di esprimere la preferenza, ci obbliga a vedere in Parlamento (e non solo) persone scelte dalle segreterie dei partiti. L’invito alla coerenza che viene dalla Chiesa e le sfide che stanno dinanzi al nostro Paese ed alla nostra realtà locale in particolare, non consentono che chi crede nella forza trasformatrice dei valori cristiani perda tempo, smarrisca soprattutto entusiasmo e volontà di lottare.

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