“Vi e’ – aggiunge Centorrino – una terza ragione di allarme. Se la filosofia che ispira la Gelmini anticipa i meccanismi del federalismo fiscale, c’e’ da temere per la Sicilia e le sue famiglie un futuro drammatico all’insegna di ‘annamuninni’. Sostenere, infatti, che se un governo decide di tagliare la spesa pubblica nei servizi o limitarla ad improbabili e non giustificati livelli essenziali attribuendo alle regioni compiti sussidiari ma, al tempo stesso, omettendo inevitabili compensazioni, significa oggi per la Sicilia non solo disoccupazione di massa (con seri problemi per le condizioni sociali), ma anche un insopportabile peggioramento della qualita’ della vita. Possiamo attenderci, nella nostra regione, da un momento all’altro, un movimento di massa che chieda, attraverso la modifica della norma costituzionale relativa al principio della continuita’ territoriale, l’annessione della Sicilia alla Lombardia. Forse se cio’ accadesse, i docenti precari siciliani non sarebbero piu’ considerati come immigrati clandestini da rimandare indietro o al massimo, meritevoli di un caritatevole quanto provvisorio soccorso, ma piuttosto quali nobili “cassintegrati” da assistere e coccolare”.
mpf