Si terrà nei giorni 13 e 14 settembre la storica festa di Papardura, che come ogni anno, attira centinaia di fefeli che nel segno della tradizione e della fede, si recano presso lo storico Santuario, per celebrare una delle feste più antiche e suggestive della zona. Una celebrazione voluta dai numerosi agricoltori e pastori che anticamente abitavano l’area, dove secondo la trazione popolare, i fedeli videro l’immagine miracolosa del Cristo impressa sulla roccia, e decisero di edificare un Santuario dedicato proprio all’immagine miracolosa, ancora oggi visibile in una nicchia nei pressi della chiesa. Già dal primo settembre i “massari” ovvero i contadini, hanno effettuato il giro della città per la raccolta delle offerte e la tradizionale distribuzione dei “santini”, con a seguito ciaramelle o pipite ed alcuni muli addobbati a festa. Mentre nei giorni scorsi sono state preparate dalle massaie della zona, le “cudduredde” un classico impasto di acqua e farina, cotto al forno e distribuito ai fedeli. I riti religiosi si concludono mercoledi’ 14 settembre sul calvario, dal latino Calvaria che significa “luogo del cranio”. Ovvero la collinetta appena fuori Gerusalemmen su cui salì Gesù per esservi crocifisso. Come da tradizione,nel Calvario di Papardura, in ricordo della vita di Gesù Cristo, viene effettuata la benedizione con la reliquia della Spina Santa.
Mario Barbarino