Si è conclusa, nella tarda mattinata di oggi, la conferenza speciale dei servizi, riunitasi presso l’Ufficio del Genio Civile di Enna, che ha approvato il Progetto di rifacimento della rete idrica del capoluogo. Il progetto, che è stato predisposto per conto dell’ATO idrico, dal soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato della provincia di Enna, Acquaenna S.C.p.A. – presieduta dall’ingegnere Franz Bruno, prevede la sostituzione completa della vecchia rete idrica che va dal quartiere “Lombardia” sino a piazza Matteotti (comunemente detta Balata) e sarà trasmesso all’Assessorato all’Energia per il finanziamento pari a circa sei milioni e mezzo di euro. Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, l’Assessore ai Lavori Pubblici Luigi La Rocca e il Sindaco Paolo Garofalo che, a conclusione dei lavori, ha espresso grande soddisfazione per questo importante risultato raggiunto. “Si tratta di un’opera fondamentale per la nostra città – ha infatti sostenuto il Sindaco – direi anzi epocale, considerato il periodo a cui risale la costruzione dell’attuale rete di distribuzione dell’acqua”.
“Eliminare le perdite dell’attuale sistema di distribuzione – ha poi aggiunto il primo cittadino – che costituiscono quasi il cinquanta per cento dell’intera quantità immessa in rete, contribuirà non solo a fornire un servizio efficiente e moderno, ma anche ad una diminuzione dei costi complessivi a carico dell’utenza”.
L’intervento permetterà di garantire una dotazione di almeno 250 litri per abitante nell’arco delle 24ore.
Alle parole del Sindaco si sono associate quelle del Presidente Monaco, attuale presidente del Consorzio Ato Idrico n.5 di Enna, che ha ricordato come questo progetto segua diversi altri che sono stati già finanziati e che si trovano in avanzata fase di realizzazione.
“Insieme ad altri interventi meno impegnativi – ha proseguito Monaco – la società d’ambito ha attualmente in corso il rifacimento della rete idrica di Pietraperzia, con un progetto molto simile a quello approvato oggi”.
Compiacimento è stato infine espresso dal neo ingegnere capo del Genio Civile, ing. Marchese, assistito per l’occasione dagli ingegneri Margiotta e Adamo.