IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA REGIONALE DI ENNA GIUSEPPE MONACO RISPONDE AL PRESIDENTE DELL’ERSU ANGELO MOCERI SULL’APERTURA DELLA DOMUS KORE

In riferimento agli articoli apparsi sui due quotidiani locali relativamente alla Domus Kore, la residenza universitaria sorta dalla ristrutturazione della vecchia sede della scuola media “ Savarese” il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, precisa quanto segue. “L’immobile in comodato gratuito al Consorzio Ennese Universitario non è ancora agibile perché ad oggi non sono state avviate le operazioni di collaudo tecnico amministrativo, contrariamente a quanto riferito alla stampa. Non si hanno notizie neanche in merito alle altre certificazioni d’obbligo, quali il certificato di conformità rilasciato dal Genio Civile, le operazioni di accatastamento, il certificato di agibilità da parte del Comune e il certificato di Prevenzioni incendi . Tutte le procedure propedeutiche al rilascio di tali certificazioni sono di esclusiva responsabilità del tecnico responsabile del procedimento unico, già nominato dal luglio del 2004, allora responsabile del servizio tecnico del CEU, oggi responsabile del servizio tecnico dell’Università Kore, procedure queste che non possono essere avocate, per legge, alla stessa Amministrazione provinciale, che invece si è fatta carico di accelerare la nomina della Commissione di collaudo e poi di sensibilizzare il presidente dello stesso organismo ad accelerare le operazioni di collaudo . La pseudo inaugurazione della Domus Kore, cui questa Amministrazione è stata invitata dal CEU, in un momento in cui certamente non si era in pendenza della conclusione del collaudo, quando invece nessuna operazione di collaudo era stata avviata, è servita soltanto ad una presa di consegna anticipata da parte del tecnico responsabile del procedimento di tutto l’immobile scaricando così l’impresa da tutte le sue responsabilità, specialmente quelle di guardiania  con il rischio di degrado e di atti di vandalismo. Il sopralluogo effettuato ultimamente non v’è dubbio che ha sorpreso in modo negativo questa Amministrazione , intanto per avere constatato la mancanza degli arredi per altro previsti nel progetto preliminare per oltre 380 mila euro, per l’inizio del degrado e per atti di vandalismo ben visibili agli occhi del visitatore e ancor più per avere avuto l’impressione, che mi auguro sbagliata, di una certa apatia decisionale e conclusiva in chi ha il mandato e la responsabilità di concludere tutto l’iter per rendere pianamente fruibile e funzionante l’immobile. Si condividono pienamente le preoccupazioni dell’ERSU per i tempi necessari per la consegna della struttura che questa Amministrazione avrebbe voluto fosse avvenuta già ieri per metterla a disposizione degli studenti universitari, ma non domani, un domani che non si riesce a definire per quanto precisato”.