Su invito del sindaco ing. Gaetano Giunta e del presidente del consiglio comunale Luigi Manno si è svolto ad ad Agira presso l’ aula consiliare un incontro tra gli amministratori e consiglieri locali e il consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto presidente della commissione provinciale sulla miniera di “Pasquasia”. Regalbuto è anche presidente della stessa commissione istituita presso l’ Unione delle Provincie Regionali di Sicilia. Giuseppe Regalbuto durante il suo intervento ha evidenziato la storia della miniera di Pasquasia, il lavoro effettuato dalla commissione ma soprattutto la ingiusta chiusura del sito minerario rappresentando un grosso strappo occupazionale ed economico per l’ area interna della Sicilia, infine ha ringraziato il comune di Agira per la sensibilità dimostrata nel promuovere un incontro sulla miniera. Il sindaco di Agira Giunta dopo aver ringraziato il consigliere Giuseppe Regalbuto ha dato la disponibilità dell’ ente per eventuali iniziative volte a valorizzare il sito minerario successivamente ha donato al consigliere provinciale un testo sulla storia di Agira.
Il presidente del consiglio Luigi Manno ha invitato il presidente della commissione a promuovere un ordine del giorno da sottoporre ai consigli comunali per far prendere maggiore consapevolezza nei diversi comuni di una realtà e storia quella della miniera di “Pasquasia” non adeguatamente conosciuta.
All’ incontro erano presenti il vice sindaco Maria Vaccaro, il vice presidente del consiglio comunale Ignazio Macchione, e i consiglieri comunali Pina Paolillo, Giardina Mario, Filippo Marrano, Fascetto Francesco e Maurizio Morina.
La miniera di Pasquasìa, chiusa dal 1992, è stata la più importante miniera per l’estrazione di Sali alcalini misti ed in particolare di Kainite per la produzione di solfato di potassio della Sicilia.
La chiusura della miniera, che a partire dagli anni sessanta ha rappresentato una delle più importanti fonti occupazionali per le province di Enna e Caltanissetta, è stata seguita da durissime proteste delle popolazioni locali.
Durante l’attività dell’ultima fase, Pasquasia dava direttamente lavoro a circa 500 dipendenti con un indotto altrettanto numeroso. Secondo alcune stime, Pasquasia sarebbe potuta rimanere in attività per altri 8 anni, ma altre fonti parlano di un periodo ben superiore.