Lunedì 13 settembre, promosso dal Coordinamento provinciale dei Comitati Cittadini Ennesi, si è tenuto un incontro con le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative in Provincia di Enna. Erano presenti per il Coordinamento C.Garofalo, B.Murgano, N.Plumari, S.Pruiti e G.Catalfamo, mentre le Organizzazioni Sindacali erano rappresentate da R.Magnano (CGIL), G.Aleo (CISL), V.Mudaro e F. Manuello (UIL) e F. Albano (UGL) Oggetto dell’incontro: la grave situazione del settore dei rifiuti in Provincia, dove ormai da anni i problemi sono sempre più grandi: città sporche e spesso colme di rifiuti; contenziosi continui sulle tariffe con atti ritenuti illegittimi spesso e volentieri dagli utenti e avvalorati dalla Magistratura Amministrativa e Tributaria; difficoltà finanziarie dei lavoratori del settore in quanto da mesi non percepiscono gli stipendi; precaria sicurezza dei luoghi di lavoro; mancanza di scelte politiche coraggiose e essenziali per il rilancio dell’intero settore
Scopo dell’incontro: verificare se esistono le condizioni di un’azione comune tra Comitati dei Cittadini e Organizzazioni Sindacali che vede da un lato la difesa dei cittadini che hanno e chiedono tariffe eque, legittime e compatibili al servizio svolto, e dall’altro la difesa dei posti di lavoro e la regolarità del pagamento dei salari in una Provincia dove il tasso di disoccupazione raggiunge livelli preoccupanti dal punto di vista della stabilità sociale.
Nel corso della riunione che da tutti è stata considerata utile e fruttifera sono emerse le lacune del sistema rifiuti e come questo è stato gestito da una classe politica intera che ha spesso cambiato casacca, ma che ha fatto parte dello stesso sistema.
Si rileva ancora oggi, a distanza di anni, che non esiste un piano industriale che indichi non solo come organizzare il servizio raggiungendo gli obiettivi della efficienza ed economicità, ma anche determinando il costo del servizio stesso; non si è in grado ancora oggi di conoscere l’organigramma della società di gestione e della stessa ATO; non si è in grado di sapere i debiti che il sistema ha nei confronti dei fornitori, i quali potranno causare ricadute negative anche a livello occupazionale per una possibile chiusura della loro attività; non si è in grado di sapere il gettito complessivo del servizio e le eventuali perdite accumulate dal settore che ricadranno sui cittadini, in quanto i Comuni dovranno coprire tali perdite, probabilmente subendo il dissesto finanziario; non si è in grado di giudicare se possono essere fatti tagli di spese improduttive e superflue, perché i bilanci degli ultimi due esercizi non sono stati approvati.
Il Coordinamento dei Comitati Cittadini e le Organizzazioni Sindacali hanno convenuto di dare la propria disponibilità ad eventuali tavoli tecnici dove si possa discutere del rilancio complessivo del settore, cercando di garantire gli utenti da un lato e i lavoratori dall’altro, e per questo chiedono che la politica ed i Sindaci, in primo luogo, facciano scelte che assicurino una discontinuità rispetto al passato; il dialogo ed i tavoli tecnici non possono vedere seduti i protagonisti e gli attori che in questi anni si sono susseguiti alla guida del settore e che sono la causa principale dell’attuale sfascio.
Infine i convenuti hanno confermato di tornare a vedersi per incominciare a concordare altre linee di azioni forti, nel caso in cui non si arrivi a soluzioni condivise dagli utenti e dai lavoratori, e per approfondire e concordare le soluzioni tecniche da sottoporre al nuovo eventuale management.
LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI: CGIL-CISL-UIL-UGL
IL COORD. PROV. DEI COMITATI CITTADINI ENNESI