L’assessore per la Salute della Regione siciliana, Massimo Russo, dopo le polemiche su un presunto nuovo caso di malasanita’ avvenuto all’ospedale “Papardo” di Messina, interviene con fermezza a tutela dei medici siciliani. “Le ultime vicende – ha detto – impongono una riflessione profonda da parte di tutti. Da assessore regionale ho il dovere di creare le condizioni affinche’ il sistema sanitario, , sia adeguatamente protetto da indebite pressioni, anche per acquistare ulteriore autorevolezza. Riuscire a garantire un adeguato clima di serenita’ e’ condizione fondamentale perche’ questa autorevolezza si esplichi concretamente nel quotidiano lavoro dei bravi professionisti siciliani. Deve essere questo il ruolo di una politica responsabile che mira a costruire e non a distruggere”. “Con fermezza e tempestivita’ – ha continuato Russo – abbiamo assunto severi provvedimenti in occasione della lite tra medici del mese scorso. Questa volta non ci sono, invece, le condizioni per parlare di un caso di malasanita’. Per questo ritengo doveroso tutelare il sistema e i medici che lo fanno funzionare ogni giorno offrendo, con grande abnegazione e responsabilita’, buona sanita’ a tanti cittadini”.
“Ciascuno – ha proseguito Russo – deve fare responsabilmente la propria parte. Il cittadino deve essere rispettato e curato al meglio ma non e’ ammissibile che pretenda di imporsi, come in occasione del parto, su materie che sono di competenza esclusiva del medico. Quest’ultimo ha il diritto e il dovere di fare responsabilmente le proprie scelte, valutando caso per caso sulla base della migliore scienza, coscienza ed esperienza. Sapendo di godere della fiducia del sistema, il medico sapra’ comportarsi in maniera responsabile, garantendo appropriatezza, qualita’ e sicurezza della prestazione e senza fare ricorso alla cosiddetta “medicina difensiva” che e’ inutilmente costosa per il sistema e spesso anche pericolosa per il cittadino”.
“Non entro nel merito specifico di quest’ultima vicenda – ha concluso Russo -, sulla quale stiamo svolgendo i dovuti accertamenti e su cui ho preparato una dettagliata ed esaustiva relazione per il Ministero. Mi auguro, pero’, che finisca questa sorta di ‘razzismo mediatico’ e che da parte dei media nazionali ci sia maggiore equilibrio e senso di responsabilita’ nel raccontare le vicende che riguardano la Sicilia. Ieri e’ stato montato un caso su una vicenda ben diversa da quella raccontata inizialmente: cosi’ si alimenta un clima pericoloso in cui il paziente pretende di saperne piu’ del medico che viene cosi’ ingiustamente screditato. E il frutto di questo clima e’ proprio l’episodio che si e’ verificato la scorsa settimana sempre al “Papardo” di Messina dove un medico e’ stato aggredito dai familiari di una puerpera che avevano preteso un parto cesareo”.
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