DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE GIUSEPPE AMATO SULLA PROLIFERAZIONE DELLA ZANZARA TIGRE A PERGUSA

In merito alle recenti  notizie  apparse  sulla  stampa da cui pare trapelare un immobilismo della Provincia in ordine alla presenza della zanzara tigre a Pergusa, l’Assessore provinciale alla Valorizzazione delle riserve naturali, Giuseppe Amato, ricordando che la Provincia è stata individuata dalla Regione siciliana solamente come ente gestore della R.N.S. Lago di Pergusa per la valorizzazione e la tutela degli ecosistemi lacustri, dichiara La Provincia da anni svolge, esclusivamente con fondi del proprio bilancio, il servizio di contrasto alle zanzare attraverso una campagna di lotta biologica con una parallela attività di monitoraggio e di studio. Nell’ambito di tale attività è emersa la presenza della comunemente detta zanzara tigre e con immediatezza, da parte del responsabile tecnico-scientifico della Ditta preposta al servizio di  disinfestazione, sono state allertate, da parte della Provincia, i competenti servizi della ASL di Enna ed anche il Sindaco del Comune capoluogo cui compete l’attivazione dei servizi di disinfestazione e monitoraggio.
Questo è, peraltro, quanto scaturito dai diversi incontri che si sono svolti su tale problema cui hanno partecipato la Provincia il Comune e la stessa ASL.
Nel corso di tali incontri tecnici il Comune di Enna ha assicurato di voler adottare con immediatezza tutti gli atti tecnico- amministrativi necessari a fronteggiare tale situazione e di intraprendere le più idonee azioni di contrasto per evitare la proliferazione della zanzara tigre (adozione di ordinanza sindacale, disinfestazione dei copertoni presenti nell’autodromo, campagna di disinfestazione, inviti alla cittadinanza a comportamenti corretti, etc.). Auspichiamo, pertanto, che il Comune  si adoperi ad attivare tali servizi mettendogli a disposizione gli apporti tecnico-scientifici e conoscitivi di cui dispone la Provincia e facendosi carico di sollecitare le autorità nazionali e regionali, al pari di quello che avviene in altre parti d’Italia ( vedi lago Trasimeno) a trovare i finanziamenti necessari – anche con interventi di protezione civile – per una lotta biologica più continuativa e non limitata al solo bacino lacuale ma a tutto il contesto territoriale del Lago di Pergusa” .