“Arcobaleno” è il nome di un progetto intervento nel settore della prevenzione, recupero, e reinserimento lavorativo dei tossicodipendenti detenuti presso gli istituti penitenziari della provincia di Enna. Tra le varie azioni previste, da gennaio ad agosto 2010, è stato realizzato un corso di Restauro del Mobile Antico. Il progetto è stato promosso dall’ASP di Enna in collaborazione con la Casa Circondariale di Enna e finanziato dall’Assessorato alla Famiglia, alle Politiche Sociali e alle Autonomie Locali della Regione Sicilia con fondi lotta alla droga (DPR 309/90). Lunedì 27 settembre 2010 si celebrerà la giornata conclusiva con due iniziative: la prima, alle 9.00, presso la Casa Circondariale di Enna saranno consegnati gli attestati ai detenuti che hanno aderito al progetto; la seconda, alle ore 11,30, presso il Salone della Camera di Commercio di Enna, le massime autorità civili e religiose della Provincia e della Regione si incontreranno sul tema “I colori della libertà…. Quali prospettive”. Al termine ci sarà una conferenza stampa durante la quale saranno consegnati i DVD contenenti filmati e foto relativi al progetto.
Il corso di restauro della durata di 600 ore, condotto dai due Maestri artigiani Angelo Scalzo e Maria Angela Sutera e gestito dalla Cooperativa sociale “Persefone” è stato realizzato presso la Casa Circondariale di Enna e ha visto coinvolti n. 8 detenuti affetti da dipendenze patologiche, che con motivazione ed entusiasmo si sono dedicati alle varie attività previste, realizzando dei validi prodotti finali.
Il corso è stato monitorato durante le varie fasi iniziale, in itinere e finale, con l’obiettivo di conoscerne e valutarne l’andamento delle attività, le aspettative, le motivazioni e il grado di soddisfazione dei corsisti.
Durante tale percorso è stato stipulato un protocollo di intesa tra l’Azienda Sanitaria Provinciale, la Casa Circondariale, la Camera di Commercio, la Confederazione Nazionale Artigianato della piccola e media impresa e la Cooperativa Sociale “Persefone” della provincia di Enna al fine di favorire il prosieguo delle attività dei detenuti affetti da Dipendenze Patologiche, all’interno e/o fuori della Casa Circondariale, nella prospettiva di un futuro reinserimento sociale.
Infine, nell’ottica di un intervento complesso di riabilitazione è stata prevista l’attivazione di un gruppo con i detenuti partecipanti al corso, al fine di facilitare l’elaborazione dell’esperienza formativa conclusa ed incentivare il processo di cambiamento, facendo leva sulle competenze acquisite e sulla possibilità di pensare al proprio futuro lavorativo all’esterno. Offrendo uno spazio di ascolto e dialogo privo di condanna e punizione, incoraggiando l’espressione della sofferenza e del disagio legati alla malattia e alla detenzione, incentivando l’attitudine al confronto e alla condivisione.
L’esperienza formativa, oltre a incoraggiare la socializzazione e il supporto tra i pari, ha rappresentato per i detenuti un’opportunità nello sviluppo delle proprie competenze di base, per affrontare l’impegno lavorativo e favorirne, quindi, il reinserimento sociale e professionale.
Il lavoro, infatti, possiede una forte valenza simbolica e contribuisce in misura determinante al riscatto sociale dei detenuti.
Inoltre, le attività del corso possono essere inserite in azioni di “giustizia ripartiva”; il contributo dei detenuti al restauro di mobili appartenenti ad Enti ed uffici pubblici ha contribuito alla presa di coscienza “costruttiva” rispetto al reato commesso ed al rispetto delle regole quale elemento fondante di ogni convivenza ed ordinamento, dimostrando tale presa di coscienza anche tramite azioni utili per la collettività.