ALL’ISTITUTO SUPERIORE “DANTE ALIGHIERI” ASSEGNATO IL PREMIO DELLA BONTÀ KIWANIS 2010

L’istituto superiore “Dante Alighieri” di Enna riceverà quest’anno il Premio della bontà 2010 assegnato dal club ennese del Kiwanis International all’interno di una particolare cerimonia che si terrà martedì 28 settembre nell’auditorium dell’università Kore e che vedrà la presenza straordinaria della scrittrice, psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, che ha battezzato e sostenuto il progetto “Cosa c’è ke nn va” del liceo ennese. Alla manifestazione, condotta dalla presidente del Kiwanis Enna Maria Teresa Montalbano, parteciperanno anche il rettore dell’Unikore Salvo Andò, il presidente dell’ateneo ennese Cataldo Salerno, il sindaco di Enna Paolo Garofalo, il presidente della Provincia Giuseppe Monaco, il prefetto Giuliana Perrotta e il vescovo della diocesi di Piazza Armerina Michele Pennisi. È prevista una performance dei liceali coinvolti nel progetto “Cosa c’è ke nn va”, guidati dalla docente di Pianoforte Giovanna Fussone. Attualmente nel gruppo di coordinamento di questo progetto sono impegnati cento alunni dell’Alighieri.

Al preside del liceo Alighieri, Francesco Alessi, verrà consegnata una targa d’argento e una pergamena con la seguente motivazione: «Per avere posto costantemente gli studenti al centro della propria azione formativa, rendendoli l’unico motivo vero della esistenza di una Scuola e realizzando progetti e iniziative di grande spessore, divenute “pilota” sul territorio nazionale, aiutando i propri ragazzi a superare il disagio e divenire protagonisti della propria vita».

La manifestazione è organizzato in collaborazione con l’università Kore e con il suo patrocinio: l’ateneo infatti non solo ha sostenuto e dato spazio sin dall’inizio al progetto Cosa c’è ke nn va, ma ospiterà Maria Rita Parsi, la quale alle 11 dello stesso martedì 28 nell’auditorium Kore terrà una lezione agli studenti ennesi.

«Il Kiwanis international tra le sue finalità privilegia l’attenzione verso i minori – dichiara la presidente Montalbano – quest’anno con la mia presidenza e la contestuale presidenza della Camera minorile degli avvocati di Enna e Nicosia ho realizzato l’intera attività dell’anno sociale con attenzione ai giovani, preoccupandomi di coinvolgere tutte le istituzioni, dalla scuola al Tribunale per i minori ai servizi sociali e tutte le associazioni che si occupano di questi ultimi, per divulgare i meccanismi che nel nostro territorio riescono ad attivarsi a tutela dei minori in difficoltà».

Il Premio della bontà, attribuito negli anni dal Kiwanis a grandi personalità che hanno dedicato la propria vita agli altri, spesso con motivazioni che trovano il loro fondamento in una grande fede religiosa, viene quest’anno (undicesima edizione) assegnato a una istituzione pubblica come il “Dante Alighieri” per sottolineare l’importanza del valore etico e sociale della bontà, che appartiene a ogni uomo a prescindere dalla sua confessione religiosa, elemento fondamentale di tutte le relazioni umane e in particolare del  rapporto educativo tra docente e alunno.

SCHEDA

L’Istituto superiore “Dante Alighieri” di Enna da oltre vent’anni porta avanti dei progetti contro il disagio giovanile. Scossi dal suicidio di un’alunna, fortemente preoccupati per i tentativi di suicidio di altre ragazze e per i gesti autolesionistici di diversi studenti, i professori dell’istituto hanno intrapreso un percorso psicoterapeutico alla riscoperta di se stessi e degli altri, cercando di essere formati da esperti del settore per poter riconoscere e prevenire le forme del disagio nei giovani. Sostenuti dalla sensibilità e dalla lungimiranza dei dirigenti scolastici che si sono succeduti nella scuola, i docenti hanno dato il via a progetti come lo Sportello ascolto, i corsi di animazione, puntando sulle forme d’arte come recupero psicologico dei ragazzi (le cosiddette attività alternative: musicali, teatrali, artistiche, ludiche), e ancora la Scuola quartiere, per far sperimentare ai propri alunni l’esigenza di aiutare i più bisognosi e aumentare la loro autostima. E infine, di fronte al dilagare del “mal di vivere”, e per indirizzare i riflettori sul disagio giovanile in Italia il liceo da quattro anni porta avanti il progetto “Cosa c’è ke nn va”. Una domanda che suona come un grido d’allarme sul mondo dei ragazzi e che nasce da una canzone scritta dalla docente ennese Giovanna Fussone e cantata dagli studenti dell’Alighieri e sulla quale è stato anche realizzato un videoclip. Questo lavoro artistico è stato dedicato a una studentessa dell’istituito che ha lottato contro il mostro dell’anoressia. Erika Piccillo, dopo anni trascorsi in clinica per cercare di recuperare peso, è ritornata a vivere più serenamente e a studiare grazie all’impegno della sua famiglia, di esperti che l’hanno guidata, ma anche dei docenti e degli studenti della sua scuola che hanno fatto scattare una miccia positiva che per la prima volta ha posto i riflettori sui reali problemi degli adolescenti e dei ragazzi. Il progetto “Cosa c’è ke nn va”, nominato progetto pilota per le scuole d’Italia dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero degli Esteri, è approdato in diverse trasmissioni tv Rai, Mediaset, e di Antenna Sicilia, e radio (tra le quali Radio Uno e Radio Vaticana) e in tante classi della nazione grazie a una sorta di tour portato avanti da un gruppo di liceali ennesi che, accompagnati da Erika (madrina del progetto) si propongono di parlare ai loro coetanei, con il linguaggio dell’arte e attraverso testimonianze, per stimolarli ad aderire alla lotta contro il mal di vivere. Su proposta del ministero della Pubblica istruzione (considerata “l’originalità dell’iniziativa”), il gruppo di coordinamento del progetto ha dato vita infatti a delle conferenze-testimonianza nelle scuole d’Italia. I protagonisti degli incontri sono gli stessi ragazzi insieme ad Erika, la quale presenta la sua storia davanti a un pubblico composto da studenti di scuole medie e superiori e stimola la risposta della platea sul mal di vivere. Alle testimonianze si aggiungono videoclip e canzone del progetto, intervento dei giovani di Cosa c’è ke nn va e dibattito finale.

Maria Teresa Montalbano è l’attuale presidente del club ennese del Kiwanis International. Si è laureata in Giurisprudenza all’università di Catania nel 1981 con una tesi in Storia del diritto italiano sulla raccolta degli usi e consuetudini vigenti nel territorio di Enna in epoca medioevale, codificate nel cosiddetto “libro rosso” custodito in unica copia presso la Biblioteca comunale, curandone la traduzione dal latino.

Avvocato, iscritto all’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Enna, esercita la professione dal 1983, occupandosi assiduamente di questioni relative al diritto di famiglia e dei minori, e alla disciplina delle adozioni. Ha ricoperto la carica di Vice Pretore onorario reggente alla Pretura di Sommatino dal 1984 al 1990. Nel biennio ’92-’93 è stata eletta componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Enna. È stata componente del Consiglio giudiziario nel distretto di Corte di Appello di Caltanissetta dal 2006 al 2008. Ha insegnato Diritto nei corsi di formazione professionale e nei seminari di aggiornamento dei docenti  nei corsi di formazione  professionale. Ha partecipato come relatore a svariati convegni di studio organizzati dal Kiwanis club,  dal Lions club e dalla Camera Minorile, concernenti la disciplina delle adozioni, la riforma del diritto di famiglia e minorile.

È membro fondatore e attuale Presidente della Camera Minorile per i circondari dei Tribunali di Enna e Nicosia, è stata più volte nominata dal Tribunale di Enna e dai Tribunali per i minorenni di Caltanissetta e Catania, curatore di minori in difficoltà, sia in procedimenti penali che vedevano i minori come persona offesa, sia in procedimenti civili concernenti l’affidamento di minori.