CAMERA DI COMMERCIO ENNA: APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDO

Al di là degli accordi di partito e delle nuove alleanze, la Sicilia e gli imprenditori aspettano delle risposte concrete dal governo regionale. Non si può più perdere tempo ma iniziare ad agire nel bene dell’isola e dello sviluppo economico. E’ questo l’appello che il Consiglio di Unioncamere Sicilia lancia al Presidente della Regione Lombardo ed alla nuova Giunta. “Ci sono troppi aspetti dell’economia regionale che non possono più essere trascurati”. Prima di tutto è necessario dare più vigore alla spesa dei fondi POR dando così la possibilità agli imprenditori di partecipare ai bandi. Bisogna stare più vicino alle imprese e a chi vuole investire. E poi la tanto discussa questione dei fondi Fas: 4 miliardi di Euro che la Sicilia aspetta ancora da Roma. Si impone la necessità di investire queste risorse nelle infrastrutture che da sempre sono state il punto dolente del sistema-impresa in Sicilia.
“Bisogna creare tutti i presupposti affinchè le aziende non decidano di abbandonare la Sicilia. Piuttosto gli imprenditori, sia locali che nazionali o stranieri, devono guardare alla nostra regione come ad una terra dove conviene investire.
Tra le richieste alla nuova Giunta anche il recupero dei centri storici e la riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici pubblici. Ma anche un alleggerimento della pressione fiscale come la fiscalità di vantaggio, interventi legislativi in materia di accesso al credito e iniziative in favore del microcredito.
“ Gli imprenditori vengono da un periodo di crisi economica. Molte aziende hanno chiuso i battenti e chi è rimasto a galla lo ha fatto tra mille difficoltà. Per questo bisogna mettere in atto tutte le iniziative possibili per aiutare il tessuto im-prenditoriale che, e bene ricordarlo, è fatto perlopiù da piccole imprese”.
Occorre, dichiara Liborio Gulino Presidente della Camera di Commercio di Enna, dare ossigeno alle imprese utilizzando anche l’enorme disponibilità dei fondi comunitari e creare una rete infrasttruturale adeguata e moderna ai nuovi bisogni delle imprese e dei cittadini. Il recupero dei centri storici e la riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici pubblici, continua Gulino, farebbe uscire da una grave crisi un settore portante com’è l’edilizia e l’artigianato.