Un confronto anche incalzante ma nel rispetto reciproco delle distinte prerogative istituzionali. Lo esorta il sindaco di Aidone Filippo Gangi che lancia un appello affinchè nella dialettica politico-amministrativa prevalga il rispetto delle regole. “L’attività amministrativa si svolge in un continuo confronto e coordinamento con tutti i soggetti istituzionali del territorio, nel rispetto reciproco delle distinte prerogative – afferma Gangi – per i rapporti con altre istituzioni, Comuni, Provincia, Regione, Università, Prefettura, Questura, Carabinieri, Procura, Tribunale, Camera di commercio, Soprintendenza, è condizione imprescindibile mostrare un profilo condiviso e coerente. Quindi ribadisco fermamente che per patto sancito e sottoscritto, vige il principio in base a cui tutti gli assessori operano in stretto coordinamento con il sindaco che vuole condividere ogni iniziativa, senza eccezioni”. Gangi sottolinea che una condotta in dispregio alle elementari regole e prassi istituzionali e alle prerogative dei distinti organi è deleteria per l’intera comunità aidonese. “Non vogliamo sottrarci alle nostre responsabilità ed alle critiche – continua Gangi – e quindi chiunque ha elementi ed interessi trasparenti per “inchiodare” alle proprie responsabilità questa Amministrazione, ha il dovere di farlo senza sconti e senza indulgenze, nel rispetto delle regole. Goffi tentativi di amministrazione parallela pregiudicano fortemente gli interessi della comunità. Faccio quindi appello a tutti, affinché si recuperino i più elementari crismi di “educazione istituzionale” che non è un optional ma un obbligo, pena la barbarie. Occorre quindi rinunciare a sovrapposizioni inutili, che offrono all’esterno un’immagine penosa della comunità. I tentativi di delegittimazione in atto da parte di nutrite frange del Consiglio Comunale nei confronti dell’Amministrazione, stanno arrecando gravissimo nocumento non all’Amministrazione da me guidata, che sta continuando a lavorare imperterrita, affrontando i tantissimi problemi sul tappeto, ma allo stesso Consiglio Comunale, compromettendone funzioni e credibilità in un momento cruciale della storia di Aidone. Esorto, pertanto, una riflessione che consenta di riportare questo pericoloso scenario a una normale dialettica, funzionale ai grandi obiettivi che Aidone non si può permettere di mancare. Se li raggiungeremo il merito sarà di tutti, ma se ciò non avverrà, tutti dovremo cospargerci il capo di cenere”