Abbiamo assistito all’inizio dell’anno scolastico da parte della ministra Gelmini ad una rappresentazione edulcorata della situazione scolastica, rappresentazione nella quale si descrivevano le innovazioni apportate al sistema scolastico italiano. L’innovazione secondo la ministra e il governo sta nell’avere fatto il più grande licenziamento di massa, nell’avere tagliato 8 miliardi di euro alla conoscenza e nell’aver lasciato i bilanci in rosso delle scuole contraendo un debito con lo Stato pari a un 1 mld 800 mln di euro. Tutto questo ci da il quadro di una scuola al collasso. Ad esempio, in provincia di Enna – non siamo ultimi a nessuno – subiamo sulla nostra pelle gli effetti nefasti di questa contro-riforma, ci ritroviamo ad avere diversi istituti in provincia con un soprannumero di studenti per classe, effetto anche questo degli 87.000 docenti licenziati in tutta Italia e dei circa 350 in provincia di Enna, ciò rende le classi, anche queste inadeguate da tempo, delle vere trappole per topi.
Crediamo che su questa vicenda le dichiarazioni di solidarietà e d’impotenza da parte del presidente Monaco non siano risolutive del problema, anzi, chiediamo un’azione più diretta e incisiva da parte dell’amministrazione provinciale atta a risolvere i problemi del Vaccalluzzo a Leonforte e dei due licei Linguistici.
Questo va fatto soprattutto in una realtà depressa come la provincia di Enna dove i tassi di dispersione scolastica, di disoccupazione aumentano a vista d’occhio e dove il sistema clientelare la fa da padrone.
Bisogna investire decisamente sulla conoscenza tagliando, invece, le spese inutili: una per tutte le spese militari, infatti il nostro governo ha speso 16 miliardi di euro per l’acquisto di 131 cacciabombardieri F-35 venendo meno all’articolo 11 della Costituzione.
Giorno 8 ottobre sarà per il mondo della scuola una data importantissima: perché non servirà solo a difendere la scuola pubblica ma sarà l’inizio di un cammino che ci porterà dentro e fuori le scuole nel processo di costruzione dell’Altrariforma.
L’Unione degli Studenti invita tutte le studentesse e gli studenti, le famiglie e i lavoratori della scuola ad aderire al corteo (come ha già fatto la FLC-CGIL) che si terrà giorno 8 ottobre ad Enna alle ore 9.00 al Castello di Lombardia.
Paolo Grimaldi
Unione degli Studenti
Enna