Nei giorni scorsi, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina – diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno proceduto alla denuncia di un giovane armerino, classe ‘88, poiché ritenuto responsabile del delitto di furto aggravato ai sensi degli artt.624 e 625/2° comma, per furto d’acqua, in pregiudizio della società Acqua Enna. In particolare, gli agenti armerini, circa un mese addietro, su segnalazione dei responsabili di Acqua Enna, intervenivano in un’abitazione del centro armerino per manomissione dei sigilli posti nel contatore della fornitura dell’acqua. Sul luogo, la volante armerina constatava che la nicchia per la custodia del contatore dell’acqua – munita di uno sportello di lamiera – posta nella parte esterna dell’abitazione in questione, era stata chiusa abusivamente con una catena e relativo lucchetto, dopo che erano stati manomessi i sigilli, poco tempo prima apposti dal personale della società Acquaenna.
Successivamente, dopo alcuni giorni veniva nuovamente richiesto l’intervento da parte dei dipendenti della società di fornitura dell’acqua della provincia erea, per un ulteriore episodio di furto di acqua, preceduto da una manomissione dei sigilli, sempre nella medesima abitazione.
Successivamente, attraverso alcuni accertamenti, gli uomini del commissariato armerino, riuscivano ad individuare l’effettivo utilizzatore, diverso dal proprietario dell’abitazione – in quanto quest’ultimo, tra l’altro, non aveva provveduto a formalizzare la cessione dell’immobile, e per cui si è proceduto, nei suoi confronti, alla prevista contestazione amministrativa e contestuale segnalazione al Sindaco – che avrebbe violato i sigilli apposti più volte, nonché, dunque, l’autore del furto della fornitura d’acqua.
Il giovane pregiudicato, visto le chiare responsabilità a suo carico, dichiarava spontaneamente agli agenti di essere allacciato abusivamente alla rete idrica.
Il giovane armerino, pregiudicato per numerosi reati contro la persona – e, soprattutto, contro il patrimonio – veniva, pertanto, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Enna, per l’indicato reato di furto aggravato.