“Si tratta di un esproprio culturale. E non lo consentiremo a nessuno.”Esordisce così l’assessore provinciale ai Beni Culturali,Maurizio Campo, che questa mattina in conferenza stampa, dichiara la posizione inflessibile della Giunta Monaco, a proposito dell’arrivo della Venere e del dietro front dell’ allora assessore competente, Armao,il quale, alcune settimane addietro in un incontro tenutosi negli uffici del presidente della Provincia Monaco, ha assicurato che la Venere, dopo una breve sosta a Palermo- non ricomposta nella sua interezza-ma smontata in tre pezzi, sarebbe arrivata ad Aidone, accolta con tutti i crismi della ufficialità. Adesso la doccia fredda degli adempimenti regionali , non lascia impreparati gli amministratori della Provincia. L’assessore Campo chiede alla Regione di “annullare i decreti” e propone l’immediata attivazione di una “cabina di regia”, composta da istituzioni del territorio, partners, in stretta collaborazione con Stato e Regione, che potrà affidare “incarichi straordinari” per ottimizzare i tempi e prevedere il rientro della statua ad Aidone,senza alcuna sosta transitoria. Si preannuncia una vera battaglia culturale che Campo lega alla identità del territorio ennese. “L’arrivo della Venere non è solo legato alla esposizione del reperto archeologico, ma a un percorso di identità storica e archeologica che vedrà la presenza di una accreditata componente di esperti greci, a sostegno di un evento che avrà la durata di un anno e sarà caratterizzato da numerose iniziative collaterali suggestive e di ampio interesse storico e scientifico.”