“IN GIRO PER LE CONTRADE, PER COMMETTERE FURTI E DANNEGGIAMENTI ALLE ABITAZIONI: MINORENNE PREGIUDICATO ARRESTATO”

Nella mattinata scorsa, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina – diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti –  nell’ambito di mirati servizi tesi a presidiare le abitazioni, soprattutto quelle site in contrade, dai furti e dagli altri reati predatori, svolti anche con il supporto del Reparto prevenzione crimine di Catania – hanno proceduto all’arresto di un giovane, ancora minorenne – con pregiudizi di polizia, per furti in abitazione e per porto ingiustificato di armi – originario di Mirabella Imbaccari, poiché ritenuto responsabile dei reati di cui agli artt. 624 bis, 625 n.2 c.p e art.4 L.110/75 (furto in abitazione aggravato e porto di coltello senza giustificato motivo) nonché indagato, poiché gravemente indiziato del reato di cui all’art. 624bis c.p. in relazione all’art. 62 comma 1 nr.4 c.p. (furto in abitazione con danno patrimoniale con speciale tenuità), del delitto di cui all’art 635 c.p. (danneggiamento) e della previsione penale di violazione di domicilio (614 c.p.) ai danni di alcune abitazioni site in contrada Saldano-Rabbuggino , agro di Piazza Armerina.
In particolare, gli agenti del Commissariato della città dei mosaici – in seguito a richiesta telefonica di intervento pervenuta alla sala operativa del commissariato armerino – intervenivano in un’abitazione sita nella contrada Rabbuggino, agro di Piazza Armerina, ove era stato perpetrato un furto in abitazione.
Sul posto, gli operatori contattavano il proprietario dell’immobile oggetto di furto, la quale riferiva che poco prima, rientrando a casa unitamente al proprio fratello, aveva constatato che ignoti erano entrati nella sua abitazione danneggiando una parete e mettendo a soqquadro la stanza adibita a cucina.
Il personale intervenuto, da una prima constatazione sul teatro del delitto, accertava che l’ignoto ladro, dopo aver scavalcato la recinzione del terreno ove ricade la casa, si era introdotto nel locale attiguo all’abitazione stessa, chiuso con struttura in legno e pannelli in polistirolo, praticando un foro nella parete esterna, presumibilmente con l’ausilio di un coltello.
Nella circostanza, il personale operante notava altresì che, dalla parte superiore del citato foro, fuoriusciva un chiodo al quale, era rimasta appesa una traccia di imbottitura di un giubbotto, lasciata verosimilmente dal ladro al suo furtivo passaggio.
Nel contempo, la parte offesa ed il fratello riferivano che al loro arrivo avevano notato un giovane scappare dalla proprietà, scavalcando la recinzione posta sul retro, fornendone una sommaria descrizione. Immediatamente, gli operanti si mettevano alla ricerca del ragazzo, tanto che, subito dopo, su una stradina a circa 50 metri di distanza dall’abitazione in questione, veniva fermato l’odierno arrestato, il quale corrispondeva alla descrizione fornita dalla parte offesa, ed inoltre, indossava un giubbotto di colore nero che presentava un vistoso strappo con fuoriuscita di imbottitura nella parte bassa della schiena.
Sottoposto a perquisizione personale, il minorenne, veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico ed alcuni oggetti di modico valore, che i proprietari dell’abitazione rurale riconoscevano come oggetti di loro proprietà, custoditi all’interno dell’abitazione oggetto di furto.
Nella circostanza, anche il coltello a serramanico, verosimilmente utilizzato dal minorenne per praticare il foro nella parete della cucina, veniva debitamente sequestrato, così come il giubbotto indossato, in quanto l’indumento presentava un vistoso strappo nella parte posteriore che, verosimilmente, era stato provocato dal chiodo durante il furtivo ingresso nell’abitazione in questione.
Alcuni frammenti di polistirolo, giacenti al suolo, che precedentemente facevano parte della parete sopra indicata e che, verosimilmente, erano stati tagliati con un oggetto da taglio, compatibile col coltello rinvenuto sulla persona dell’odierno arrestato, testimoniavano una condotta violenta sulle cose, da parte del ladro, tesa a guadagnarsi l’ingresso nel locale.
In considerazione di quanto raccolto dagli investigatori armerini, il minorenne veniva tratto in arresto per i fatti sopra esposti.
Durante le attività di indagini esperite nella contrada del furto, emergeva, altresì, che altre proprietà erano state fatte oggetto di danneggiamento e violazione di domicilio, verosimilmente connotate dal medesimo modus operandi che caratterizzava il fatto per cui si è proceduto all’arresto del minorenne
In particolare, emergeva che nella medesima mattina un altro proprietario di un’abitazione sita nella medesima contrada si era portato presso la sua proprietà, ove aveva proceduto a dei lavori nella propria campagna, a pochi metri dalla medesima abitazione che, nella circostanza, aveva lasciato aperta.
Successivamente, allorquando l’anziano signore ritornava nell’abitazione, si accorgeva  che qualcuno era entrato furtivamente in casa mettendo a soqquadro la cucina. Al piano superiore, inoltre, era stato danneggiato il tubo in lamiera che fungeva da canna fumaria. Non contento di ciò, l’ignoto malvivente aveva pure defecato sulla terrazza.
Uscendo dalla sua proprietà, il proprietario notava un giovane vicino al cancello d’ingresso, il quale giustificava la sua presenza in quel posto dicendo che stava aspettando un improbabile passaggio. Benché il proprietario di quest’altro immobile avesse subito avuto il sospetto che quel giovane fosse stato colui che era entrato in casa sua, lo stesso si allontanava senza segnalare l’accaduto per timore di eventuali ritorsioni. Nel pomeriggio, però, ritornando sul posto, veniva a conoscenza del furto perpetrato nella vicina abitazione, per cui decideva di denunciare i fatti sopra esposti.
Al fine di identificare la persona sospetta che l’anziano aveva notato fermo vicino alla sua proprietà, lo stesso veniva invitato a fornirne la descrizione, del tutto simile a quella del minorenne che, poco prima, si era responsabile del furto per cui gli operanti avevano proceduto all’arresto.
Un’altra analoga denuncia, sporta da un altro proprietario di una abitazione ricadente nella medesima contrada, narrava il ritrovo – nel pomeriggio del giorno in cui il minorenne è stato arrestato – della propria abitazione con le porte aperte ed internamente messa a soqquadro.
Gli investigatori armerini, pertanto, in considerazione degli indizi in ordine agli ulteriori episodi delittuosi, segnalavano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Caltanissetta, il giovane pregiudicato, indagandolo, oltre che per l’episodio da cui è scaturito l’arresto – furto in appartamento e porto ingiustificato di coltello – anche per i due ulteriori episodi delittuosi – danneggiamento e violazione domicilio – in danno delle altre due abitazioni della contrada.