Enna:Sono stati tratti in arresto con ordinanza del GIP presso il Tribunale di Caltanissetta su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia: 1. MINGARI FAVVENTO Roberto, nato Ludwigshafen (Germania) 12-09-1979, residente Leonforte (EN), convivente della Ferragosto, disoccupato, censurato; 2. MARSIGLIONE Gianfranco, nato Leonforte (EN) 07-06-1976, ivi residente, celibe, fabbro, censurato; 3. MONSU’ Angelo, nato Leonforte (EN) 07-09-1970, ivi residente, coniugato, operaio, in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Nicosia (EN); 4. BUONO Pierangelo, nato Leonforte(EN) 24-05-1983, ivi residente, coniugato, impiegato; Perchè ritenute responsabili dei reati previsti da: Art. 74 D.P.R. 309/’90 – Associazione finalizzata al traffico
illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope; Art. 73 D.P.R. 309/’90 – Produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope. Al termine delle formalità di rito sono state associate presso le case circondariali di Caltanissetta, Catania e Nicosia. 5. SCUDERI Salvatore, nato Catania 03-08-1972, residente Balpasso (CT), separato, pluripregiudicato, artigiano. Perchè ritenuto responsabile del reato previsto da: Art. 73 D.P.R. 309/’90 – Produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope. Al termine delle formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di Catania. 6. LA DELFA Roberto, nato Catania 29-07-1983, residente Leonforte (EN), celibe, studente, domiciliato a Genova; 7. FERRAGOSTO Rossella, nata Leonforte (EN) 07–10-1987, ivi residente, convivente del Mingari, casalinga. Perchè ritenute responsabili dei reati previsti da: Art. 73 D.P.R. 309/’90 – Produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope. Al termine delle formalità di rito sono state posto agli arresti domicilairi, rispettivamente a Genova e a Leonforte (EN). L’indagine è stata condotta dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Enna unitamente ai militari della Stazione Carabinieri di Leonforte (EN), inizialmente sotto la direzione della Procura di Nicosia e quindi della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, ed è iniziata nel marzo del 2007 e si è protratta sino al novembre 2009. Durante le indagini, sono stati effettuati ingenti sequestri di droga, in particolare una piantagione di “Marijuana” fatta di 56 piante alte oltre 2,50 m ed 1 kg di sostanza già essiccata sequestrate nel 2007, per un volume d’affari che annualmente avrebbe garantito circa 250.000 euro (fatto per il quale si è proceduto davanti al Tribunale di Nicosia a carico di Marsiglione Gianfranco), ed una busta contenente 41 grammi di “Cocaina” pura all’85% sequestrata nel 2008, del valore al dettaglio di 35.000 euro.
Le investigazioni, condotte attraverso indagini patrimoniali e bancarie e con l’ausilio di sofisticati mezzi tecnici, hanno documentato come gli indagati si erano organizzati in una vera e propria associazione criminosa, con due figure predominanti: Gianfranco MARSIGLIONE e Roberto MINGARI FAVVENTO, per il commercio di cocaina nel territorio di Leonforte.
L’ attività di monitoraggio ha messo in luce che gli associati, forti consumatori di stupefacenti, Cocaina, ma anche “Hashish” e “Marijuana”, quest’ultima per un certo periodo prodotta direttamente dal Marsiglione, avevano sostenuto i costi per l’acquisto della droga con un piccolo spaccio che con il passare del tempo, aumentando di volume, era diventato un vero e proprio business.
Il gruppo si approvvigionava di stupefacenti a Catania, con i fornitori, visti i fiorenti affari e l’assidua frequentazione, era nato un rapporto fiduciario tantochè, più volte è stato ceduto lo stupefacente (cocaina) a credito, o facendosi dare in cambio assegni che avrebbero avuto copertura solo successivamente, inoltre sono state anche effettuate consegne a domicilio, portando lo stupefacente fino a Leonforte.
I controlli incrociati hanno permesso di appurare che l’organizzazione ha immesso nel mercato di Leonforte e dei comuni limitrofi, ingenti partite di cocaina, reperita nel catanese. In particolare Monsù il 19 marzo 2008, veniva stato tratto in arresto, dai Carabinieri, in flagranza di reato mentre tornava da Catania ove aveva appena acquistato 41 grammi di “Cocaina” pura, da tagliare e destinare poi ai consumatori.
Dopo il luglio 2007, entrati in contrasto tra loro, MARSIGLIONE e MINGARI si separarono e quest’ultimo assunse la direzione del sodalizio criminoso, avvalendosi di nuovi collaboratori e rivolgendosi sempre al loro grossista di fiducia Salvatore SCUDERI.