PRESENTATO ED APPROVATO ALL’ASSEMBLEA NAZIONE DELLE PROVINCE DALL’ASSESSORE ZINNA UN ORDINE DEL GIORNO SU “ MEZZOGIORNO PROGRAMMAZIONE 2007/2013 E MANOVRA FINANZIARIA”.

L’assessore allo Sviluppo economico e alla programmazione, Salvatore Zinna ha presentato un ordine del giorno su “ Mezzogiorno Programmazione 2007/2013 e manovra finanziaria” nel corso dell’Assemblea nazionale delle Province italiane che si è svolta a Catania lo scorso 19 e 20 ottobre. Nell’ordine del giorno approvato dall’assemblea, Zinna rivela come il Mezzogiorno secondo il rapporto SVIMEZ sia cresciuto nel periodo compreso tra il 2000 e il 2008 la metà rispetto al centro nord. La situazione si è notevolmente aggravata a causa della recente crisi finanziaria internazionale che pesa soprattutto nei territori più svantaggiati, quali le regioni Meridionali. Tra le cause – indicate da  Zinna nel documento-  “anche la ridotta efficacia della politica regionale con investimenti inferiori a quanto programmato”. L’esponente della Giunta Monaco evidenzia inoltre “ la dispersione delle risorse in una molteplicità di interventi , in assenza di azione di sistema che spesso rispondono a domande localistche e ancora la lentezza e gli scoordinamenti nella programmazione.” Per Zinna si tratta soprattutto “di procedere al completamento del ciclo programmatorio definito nell’ambito del Q.S.N 2007/2013 e nel contempo di individuare le opportune riforme in grado di eliminare i “ colli di bottiglia” che attualmente rendono contorto e farraginoso il processo di utilizzazione delle risorse nazionali e comunitarie per lo sviluppo regionale”. Zinna propone che ci si attrezzi ai vari livelli con un approccio unitario sulle politiche di sviluppo. Un ruolo fondamentale devono svolgerlo le autonomie locali in particolare le Province che rischiano purtroppo di essere impegnati solo a fronteggiare le emergenze dei servizi essenziali. Nell’ordine del giorno si individua quindi “la necessità di mettere mano alla modifica della recente manovra finanziaria e al patto di stabilità visto che i forti tagli indifferenziati operati nei trasferimenti erariali penalizzano con ingiuste e nefaste conseguenze i Comuni e le Province meridionali . Si chiede quindi che L’Upi si impegni a concretizzare le scelte per contribuire al ruolo vitale delle autonomie locali per invertire l’aggravamento della crisi del Mezzogiorno che invece deve potere essere una risorsa per lo sviluppo del Paese con un rinnovato Patto di Solidarietà Nazionale”.