LEONFORTE (ENNA) – Dalle innovazioni hi tech al più problematico capitolo del precariato in Sicilia nell’ambito medico, passando per la proposta di un riordino tecnico-diagnostico nei reparti di radiologia. Tanti i temi affrontati durante il 36° raduno del Gruppo regionale Sirm Sicilia (Società italiana per la radiologia medica), che da ieri (e fino a questa sera) a Villa Gussio Nicoletti – Leonforte, in provincia di Enna – ospita i rappresentati istituzionali, sindacali e gli operatori della radiologia siciliana. Al centro dell’evento la lectio magistralis del prof. Carlo Faletti, riconosciuto a livello internazionale come uno degli esperti di diagnostica delle patologie muscolari e articolari, presidente nazionale Sirm eletto. A presentarla il primario di Radiologia Arnas Garibaldi Catania Antonio Scavone e il direttore della Radiodiagnostica del Presidio Ospedaliero Civico – Partinico Elio Bennici. «Nell’ambito della diagnostica per immagini – ha spiegato Faletti – la patologia muscolo-scheletrica rappresenta oltre il 65% delle attività quotidiane nei suoi tre fondamentali settori: pronto soccorso, ricoverati e ambulatoriali esterni. Chiediamo e proponiamo un riordino tecnico gestionale dei protocolli diagnostici e nella tipologia delle attrezzature anche dal punto di vista informatico. Ciò consentirebbe di migliorare la qualità del servizio, l’affidabilità della diagnostica e la “presenza” continuativa della radiologia nell’iter diagnostico-terapeutico».
In occasione dell’Assemblea si è insediato anche il nuovo direttivo Sirm Sicilia, composto dal presidente Elio Bennici, dai consiglieri Antonio Lo Casto, Maria Teresa Patti, Cinzia Russo e Sergio Vinci, dal radiologo junior Emanuele Grassedonio, dal rappresentante della radiologia privata Vincenzo Lo Re e dal delegato regionale dei primari Ospedalieri Vincenzo Ricceri.
Occhi puntati, inoltre, sul problema occupazionale, alla presenza di una folta rappresentanza di giovani: «Sono più di 100 i radiologi precari sparsi tra le Aziende sanitarie e ospedaliere dell’Isola – ha sottolineato Giuseppe Capodieci, segretario regionale del Sindacato nazionale radiologia (Snr) – nei piccoli ospedali oltre il 50% lavora in condizioni di precariato, e da gennaio del prossimo anno potrebbe ritrovarsi senza lavoro. Abbiamo davanti uno scenario regionale contraddittorio che, se da un lato vede stanziati 119 milioni di euro da parte dell’assessorato alla Salute per l’ammodernamento delle apparecchiature; dall’altro, non ha un riscontro in termini di adeguamento delle dotazioni organiche. Chiediamo urgentemente di avviare i nuovi concorsi, anche in attesa della definizione e approvazione delle piante organiche dell’Aziende sanitarie». «Se tutto ciò non dovesse avvenire entro il 31 dicembre – ha continuato la rappresentante dei giovani Rossana Mirenda – annunceremo uno sciopero bianco per paralizzare la radiologia in Sicilia, in attesa di una risoluzione del problema».
A curare l’evento sono stati i presidenti Cinzia Russo (primario di Radiologia a Leonforte), Gaetano Alberghina (Piazza Armerina) e Armando Rossello Manzù (Nicosia). E’ intervenuto anche il direttore della rivista “Il radiologo” Corrado Bibbolino.