VARELLI Sebastiano, classe 1934, soggetto noto per i suoi precedenti in seno alla famiglia mafiosa di Enna, condannato di recente in appello quale uno dei mandanti dell’omicidio di Giovanni MINACAPILLI commesso in Aidone nel gennaio del 1998, è stato arresto dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Enna e ristretto in regime di detenzione domiciliare, dovendo espiare la pena di anni uno poiché condannato con sentenza definitiva per il reato di peculato. I fatti risalgono all’ottobre del 1999, allorquando, in sede di perquisizione effettuata dagli uomini della Squadra Mobile ennese, in un magazzino di pertinenza del VARELLI, all’epoca dipendente dell’Amministrazione Dipartimentale Agricoltura e Foreste,
furono rinvenuti innumerevoli attrezzi ed apparecchiature di proprietà della Forestale, dei quali l’indagato aveva la disponibilità per ragioni di servizio.
In particolare furono rinvenuti innumerevoli attrezzi quali trapani, seghe, smerigliatrici, sollevatori, martelli pneumatici, macchine da scrivere, apparecchi fax, troncatrici ed altro, dei quali lo stesso indagato non poteva giustificarne la presenza all’interno del proprio magazzino.
Effettuati gli accertamenti sul materiale individuabile presso i competenti uffici della forestale, il VARELLI fu deferito per il reato di peculato, accertato nell’ottobre del 1999 e commesso in data anteriore al 1996.
Condannato alla pena di anni quattro per tale reato, ha beneficiato dell’indulto, restandogli da espiare il restante anno uno di reclusione.
Nel pomeriggio del 9 novembre, lo stesso è stato raggiunto dai poliziotti presso il proprio domicilio, dove, a seguito delle incombenze rituali, è stato sottoposto al provvedimento di espiazione della pena detentiva.
Comunicato Stampa Polizia di Stato