IL SINDACO GANGI NON HA PIÙ LA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE

Il Consiglio Comunale che si è svolto in data 05.11.2010 ha mostrato in tutta chiarezza una situazione amministrativa veramente preoccupante e allarmante, ancor più se consideriamo il fatto del carico che il Comune ha in corso per  quanto riguarda l’evento mediatico degli “Argenti e della Venere” che per forza di cose dovrà affrontare al meglio. Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 5 Novembre u.s., si è resa palese la mancanza di una maggioranza collegata o comunque vicina al Sindaco ed agli Assessori, capace di indirizzare la macchina amministrativa, visto che la lista civica “Rinascimento Aidonese” ormai conta solo 5 consiglieri a fronte dei 9 consiglieri che inizialmente la costituivano. Con il 4°  punto all’o.d.g. in Consiglio Comunale (surroga di un componente all’interno di una commissione consiliare) si è consumato l’atto col  quale  il Sindaco dovrebbe veramente dare una svolta alle sorti amministrative di Aidone: dimettersi o quantomeno istituire una Giunta Istituzionale composta da Assessori designati dai gruppi consigliari. Infatti il componente designato dal Gruppo “Rinascimento Aidonese”, cons. Giovanni Mazzone, ha preso solo 3 voti contro gli 8 voti del Consigliere Carmelo Lombardo votato dalla nuova opposizione consigliare composta da dieci consiglieri. La nomina di Lombardo nella Commissione “Lavori Pubblici” ha sancito definitivamente la chiusura di un momento di riflessione politica ed ha aperto una nuova fase in cui tutti i partiti P.D. (cons.ri Lombardo, Mendola e Calcagno Lorenzo), U.D.C. (Di Franco) ed i 6 consiglieri di centro destra svolgeranno un ruolo di indirizzo politico fondamentale. Non è più tempo di inerzia e facili rassicurazioni hanno commentato ancora Lo Monaco ed Alessi supportati da un folto gruppo di attivisti politici che hanno dato vita ad un gruppo civico, tra i quali spiccano due ex amministratori: Carmelo Donatello e Paolo Rabbioso. Continua il gruppo dicendo che il Sindaco deve prendere atto di non avere più la maggioranza in Consiglio e che quindi non potrà più operare serenamente in quanto l’organo massimo di espressione amministrativa non condivide affatto i suoi fallimenti. Da un anno e mezzo, continuano i consiglieri, ripetiamo che nessuna iniziativa seria è stata intrapresa, nessun risultato è stato raggiunto. Aspetto che qualche giorno fa è apparso anche sulla stampa “Giornale di Sicilia”. Quando parliamo di risultati, non ci riferiamo sicuramente ad opere faraoniche ma all’ordinaria amministrazione: decoro urbano inesistente, segnaletica fatiscente, viabilità, sanità, ecc..La politica non è l’attività del dire e delle facili rassicurazioni ma espressione compartecipata dei cittadini che eleggono i loro rappresentanti
(Consiglieri Comunali) in qualità di tutori dell’interesse comune. Quanto
prima detto per far riflettere il Sindaco che disconosce qualsiasi minima
procedura politica ancorandosi dietro un mutismo assoluto.
Ad oggi nessun programma è stato attivato e nessun progetto realizzato. Solo
fallimenti.
A questo punto, il Comitato di base, espressione civica, Le chiede di
dimettersi o di cambiare totalmente rotta. Il banco di prova è durato quasi
2
anni, troppi per gli aidonesi. Rifletta bene su come risolvere l’attuale
situazione politica che La vede sfiduciato da un folto gruppo di consiglieri e quindi da gran parte della popolazione aidonese. Gli aidonesi aspettano sue risposte, ricche stavolta di seri contenuti.