Il 6 Dicembre del 1926, un telegramma spedito da Roma alle ore 13,diretto al Sindaco di Catrogiovanni, facente funzione il Cav. Uff. Rabito Giovanni, Commissario Regio comunicava “che oggi su mia proposta il Consiglio dei Ministri, ha elevato codesto Comune alla dignità di capoluogo di provincia.. firmato Mussolini”. L’ intero telegramma è riportato in una lapide che si trova nell’atrio del palazzo del Municipio. Fino ad allora il Comune aveva fatto parte della provincia di Caltanisetta dal 1817. La notizia fu appresa con grande gioia, da sfociare in una manifestazione con la banda musicale e la sfilata fascista e tra i primi c’erano quelli che avevano partecipato alla marcia su Roma nel 1922: Verrina,Caceci,Bruno,
Cannizzo, i fratelli Livoti ed altri. Dopo una settimana, il 13-12-1926, arrivò il primo Prefetto della Provincia,il Cav. Uff. Comm. Giuseppe Rogers. Il Suo alloggio inizialmente fu nel palazzo del Cav. Vincenzo Greca Militello.
Con Regio Decreto del 2-1-1927 n.1, pubblicato nella G.U. dell’11-1-1927 n.7 all’art.1, decretava il riordinamento delle Circoscrizioni provinciali ed assegnava alla provincia di Enna 20 Comuni (2.562 kmq.), provenienti da Caltanissetta e Catania, che si estendono e confinano con le consorelle: Palermo, Messina, Catania e Caltanissetta. I Comuni facente parte della nuova provincia provenivano: Troina, Cerami, Nicosia, Sperlinga, Centuripe, Catenanuova, Gagliano, Regalbuto ,Nissoria, Agira, Assoro, Leonforte, dalla provincia di Catania e Pietraperzia, Barrafranca, Piazza Armerina, Aidone, Villarosa, Valguarnera, Calascibetta dalla provincia di Caltanisetta.
Era un atto di riconoscimento ad Enna, per le sue origini antichissime, risalenti ad epoche preistoriche. Alta a circa 1100 metri sul monte inespugnabile e ricca di ricordi mitologici e classici, dalle grotte troglodite al Tempio di Cerere, a quello di Proserpina, Giunone, Bacco; chiamata da Callimaco “ ombelico della Sicilia”, celebrata da Plinio, come “una delle più inespugnabili fortezze della Sicilia” ritenuta la “chiave della Sicilia” dai Saraceni, definita da Tito Livio ”Città inespugnabile” e da altri “Belvedere della Sicilia”.
Fece parte delle città demaniali col diritto di occupare il XVII posto nel Parlamento di Sicilia, di cui uno fu celebrato proprio tra le sue mura. Ebbe privilegi e vantaggi per la collettività, che assieme ad altri fatti più meritevoli, furono trascritti nel codice diplomatico della città, conservato nella Biblioteca comunale nel così detto Libro Rosso.
Fu sede di diversi regnanti e di visite di personaggi importanti, fra questi da Goethe e Houel, da Viviant Denon e Madame Power e le permanenze celebri di Garibaldi e del Cardinale Newman, le soste dei sovrani borbonici o in tempi più recenti quelli dei regnanti sabaudi e le visite dei capi di Stato, da Mussolini a Segni, da Scalfaro a Ciampi. Enna, il cui nome si sparse nel bacino del mediterraneo per la dimora di Cerere e il Ratto di Proserpina, divinità locali, ricordate da Callimaco, Ovidio, Cicerone, Claudiano, Firmico Materno e tanti altri. Nel campo storico, occorre ricordare la rivolta dello schiavo Euno.
Sulla antichità della città dì Enna non ci sono dubbi,infatti l’illustre scultore Alfredo Cesareo di Messina scriveva: “Quando Roma non era che una chiostra di predoni avidi e rozzi, Pindaro incideva nel bronzo delle sue odi perfette, il nome di Enna, di Agrigento e Siracusa” (La lapide si trova all’ingresso della Scuola d’Arte).
Da quando Enna è diventata capoluogo di provincia ha avuto 38 Prefetti e 21 Presidenti della Provincia.
Negli anni successivi del 1926, furono realizzate diverse opere dal Palazzo del Governo e dell’ Amministrazione Provinciale alla Banca d’Italia, la Camera di Commercio, chiamata all’inizio delle Corporazioni, il Genio Civile, la G.I.L., i due edifici INCIS, quelli scolastici “ S. Chiara” e “De Amicis” e il Dispensario Antitubercolare. Nel 1937 fu costruito il Carcere Giudiziario, così poi sono state costruite altre opere importanti.
Dopo che Enna è diventata Provincia, inizialmente gli uffici della Prefettura e dell’Amministrazione Provinciale furono ubicati dove attualmente si trova la Scuola Media “Pascoli”, l’Intendenza di Finanza nell’ ex Monastero dei Benedettini, la Camera di Commercio nell’ ex Convento di S. Francesco ai Paola, la Banca d’Italia e l’ufficio del Genio Civile, in case in affitto, il Tribunale,istituito il 26-10-1929, nel Convento di S. Francesco d’Assisi.
p. Il Comitato
(Gaetano Vicari)