Le trascrizioni di dieci telefonate, due informative e un’agenda che testimoniano i rapporti tra Raffaele Lombardo e Raffaele Bevilacqua, capomandamento della provincia di Enna: Panorama le ha trovate nella cancelleria del tribunale di Enna e, nel numero in edicola da venerdì 19 novembre, ricostruisce alcuni degli incontri tra il governatore e il boss di Cosa nostra, oggi in carcere con una condanna all’ergastolo. Gli incontri risalgono al 2003 e, scrivono i magistrati di Catania che stanno indagando sui rapporti tra mafia, politica e imprenditoria, «erano fissati di buon mattino», a dimostrazione dell’«estrema prudenza di Lombardo», che sa di avere a che fare con un «esponente della mafia nissena». Stesse precauzioni
per le telefonate: Lombardo, scrivono ancora i magistrati, «si rifiuta di parlare al telefono con il Bevilacqua se non per il tramite del Bonfirraro» (Salvatore, un commerciante arrestato nel luglio 2003, due mesi dopo aver ricevuto l’ultima telefonata di Lombardo: a febbraio del 2006 è stato condannato a 3 anni e sei mesi per associazione mafiosa) «perché si rende conto di «intrattenere rapporti con un soggetto ormai divenuto impresentabile». Fonte: Panorama.it