“TOC, TOC… OCCUPATO”: Già dal titolo, che è anche lo slogan che momentaneamente sovrasta la porta d’ingresso del Liceo Classico N.Colajanni, si comprende facilmente di cosa stiamo parlando. La nostra scuola, in seguito al polverone sollevatosi in tutta Italia in risposta alla controriforma Gelmini, ha attuato come metodo di protesta la forma dell’occupazione, a partire dal 29 Novembre 2010. Si potrebbe pensare che, poiché la riforma investa il campo universitario, noi del liceo non siamo chiamati a rispondere a riguardo o, per lo meno, non le classi che non si accingono ad intraprendere un percorso universitario. Ma, giacché quando i tagli finanziari arrivano, arrivano per tutti, da parte nostra ci è sembrato opportuno prendere parte al dissenso nazionale.
Inizialmente, la mattina del 29, si era deciso di riunirsi in assemblea permanente autogestita dagli stessi alunni, ma poiché ciò non avrebbe comportato una dichiarazione dello stato di agitazione, in tarda mattinata la scuola si è proclamata in occupazione. Questa drastica presa di posizione ha chiaramente creato scompiglio, non solo tra il corpo docenti, che comunque si è mostrato favorevole a non opporre resistenza, ma anche tra gli alunni facenti parte degli altri istituti superiori. Infatti, alcuni hanno optato fin da subito di intraprendere una via simile a quella del liceo classico, altri, dopo lunghe riunioni tra i vertici studenteschi delle scuole, hanno trovato forme di protesta più congeniali al loro liceo.
Da parte nostra ci preme sicuramente chiarire quali siano i motivi che ci spingono a impossessarci abusivamente della nostra struttura scolastica, perché, anche se non sembra, la decisione è stata a lungo meditata nei giorni precedenti l’occupazione. Tutti i ragazzi, dopo essere stati informati adeguatamente riguardo la controriforma che oggi stesso verrà votata in Parlamento, e sui rischi legali che avrebbero corso, sono comunque convenuti con una maggioranza schiacciante che una forma di protesta così forte avrebbe dato il risultato sperato, assieme ad un segnale forte di opposizione rispetto alle scelte del Ministro dell’Istruzione e di tutto il Governo.
La protesta sarà inoltrata anche se il disegno di legge dovesse essere approvato, sperando che entro i 45 giorni che prevedono la definitiva approvazione da parte del Presidente della Repubblica si possa giungere ad una differente risoluzione.
Liceo Classico “N.Colajanni”,
Gli studenti