Al via 1720 Cantieri di lavoro in tutta la Sicilia, che vedranno impegnati una media di 15 operai a cantiere, più il direttore. Novantasei quelli già finanziati in provincia di Enna, per un investimento pari € 10.613.403,66. Esprime soddisfazione Elio Galvagno, deputato regionale del Pd, che ha voluto fortemente questa misura, inserita nella legge Finanziaria del 2009, assorbendo il disegno di legge presentato dallo stesso Galvagno nel marzo dello stesso anno. “Già agli inizi del 2009, in occasione di una sua visita ufficiale ad Enna, parlai al Presidente Lombardo della necessità di lavorare ad una norma che producesse un immediato sollievo all’economia dell’isola e alle migliaia di disoccupati siciliani, in coerenza,
tra l’altro, alle politiche di inclusione sociale raccomandate dall’Unione europea. – dice l’On. Galvagno – La proposta, che trovò il favore di Lombardo, era di ricorrere ad uno strumento già sperimentato, quale quello dei cantieri di lavoro, che gode del favore delle Amministrazioni locali che negli anni passati ne hanno fatto uso, con risultati positivi di cui viene conservata memoria ancora a distanza di anni. Ora, dopo varie vicissitudini, a seguito di quel disegno di legge che io e l’On. Termine presentammo il 17 marzo 2009, e che confluì per intero nella legge finanziaria del 14 maggio 2009, n. 6, (Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2009), finalmente partiranno i 1720 cantieri finanziati in Sicilia, per un totale di quasi 200 milioni di investimento. L’impiego di lavoratori disoccupati in cantieri di lavoro – continua il deputato del Pd – può rappresentare uno strumento importante che, se integrato ad altri progetti, è in grado di offrire una esperienza di lavoro concreta, una occasione di formazione e, nello stesso tempo, diventare l’unico strumento di ammortizzatore sociale, che permetta agli enti locali di avviare disoccupati al lavoro o di sostenere le persone in una fase economica assai difficile come quella che stiamo attraversando. Tra l’altro, a differenza di quelle precedenti, questa norma ha il pregio di stabilire l’assegnazione dei cantieri ai singoli comuni su base demografica, sottraendola dunque ai rituali dell’intermediazione politica a cui eravamo abituati in passato”.
Molteplici i vantaggi, secondo Galvagno, “innanzitutto a favore dei Comuni, che avranno la possibilità di realizzare piccole opere di manutenzione o altri lavori edili sul proprio patrimonio immobiliare, sopperendo ad una ormai cronica carenze di risorse finanziarie nelle casse comunali, e a beneficio delle molteplici tipologie di soggetti che potranno fruire dei vantaggi connessi all’istituzione dei cantieri di lavoro, considerando che nel processo potranno essere coinvolti tecnici, laureati o diplomati, per la fase della progettazione e per la direzione dei lavori, imprese fornitrici (materiali edili, infissi, materiale elettrico ecc) imprese di noleggio per le attrezzature, imprese di trasporto, operai qualificati e manovalanza comune. Si tratta – conclude Galvagno – di una delle principali misure anticrisi avviate negli ultimi anni, che consentirà di dare una boccata d’ossigeno a migliaia di disoccupati, dando così una risposta importante per affrontare le difficoltà che la crisi economica sta producendo in Sicilia, soprattutto nel campo dell’edilizia”.