Le scriventi associazioni LIDA Enna, LAV Enna, Legambiente Circolo Erei, invitate al confronto dal consigliere comunale Cesare Fussone, presentatore di una interpellanza al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale di Enna, in considerazione dello stato in cui versa il territorio comunale ennese per le problematiche relative al randagismo ed al contrasto dello stesso fenomeno; viste le reiterate proposte portate alla attenzione della Giunta Comunale ennese per l’ottenimento di una più corretta ed efficace organizzazione dei sistemi di contrasto; considerati gli sforzi sia personali che economici che le associazioni animaliste hanno affrontato ed affrontano quotidianamente per garantire una più corretta gestione degli
individui a rischio; Fanno voti alla Amministrazione Comunale ennese affinché venga intrapresa definitivamente la strada della soluzione normativamente e socialmente corretta di tutto il sistema. In particolare si chiede che: venga data immediata esecuzione agli atti amministrativi che preludono alla apertura dell’ambulatorio veterinario previsto all’ex macello utile alle campagne di sterilizzazione e microcippatura dei randagi; vengano attivati gli uffici comunali per la redazione di un progetto per la realizzazione di un adeguato rifugio per i randagi e della procedura per la presentazione dello stesso progetto a valere dei bandi regionali che l’Assessorato regionale alla Salute annualmente pubblica;
venga realizzato un regolamento comunale che consenta seriamente l’esistenza dei cani di quartiere laddove gli individui sterilizzati e monitorati dall’ASP siano nuovamente riammissibili in libertà;
venga rimessa in discussione la convenzione esistente con il canile privato a cui afferiscono gli individui catturati in Enna, valutando ogni possibile soluzione per limitare i costi altissimi che la città affronta per garantire la retta degli stessi individui.
Si chiede poi all’ASP che venga realizzata una calendarizzazione esecutiva delle sterilizzazioni dei cani randagi e la successiva valutazione della reimmissione in libertà degli stessi.
Infine, in considerazione delle responsabilità di coordinamento che si attengono all’Amministrazione Provinciale, si chiede alla stessa di indire in brevissimo una conferenza tra gli enti interessati ed alla presenza delle associazioni titolate per fare il punto della problematica sull’intero territorio provinciale e comprendere quali politiche possano essere messe in atto per procedere alla normalizzazione della problematica.
Per LIDA Enna: Cinzia Kazandjian
Per LAV Enna: Simona Mantegna
Per Legambiente Circolo Erei: Giuliana Bisicchia
interpellanza su fenomeno Randagismo.
PREMESSO:
Che il fenomeno del randagismo ha da tempo preso il sopravvento in città destando preoccupazione nell’opinione pubblica;
Che il comune di Enna è titolato ad espletare il servizio obbligatorio di accalappiamento e sterilizzazione dei cani randagi presenti nel territorio comunale;
Che il Comune di Enna elargisce somme circa 340.000 di euro annui al rifugio “Mimiani” di Delia per il servizio di accalappiamento e sostentamento degli stessi ;
Che il comune di Enna ad oggi non ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche la realizzazione di un nuovo canile comunale a norma con quanto previsto dalla legislazione vigente;
Che il comune di Enna non ha alcun progetto in cantiere per la sua realizzazione;
Che non esiste alcun atto d’indirizzo ne alcuna copertura di bilancio d’esercizio per la realizzazione dell’opera;
Che il comune di Enna ha provveduto nella scorsa legislatura a realizzare un ambulatorio veterinario comunale nei locali dell’ex macello con la prerogativa di offrire al territorio il servizio di sterilizzazione e microcippatura dei cani randagi;
Che esistono dei locali relativi all’ex canile siti in C.da Venova da adibire alla degenza dei randagi sterilizzati;
CONSIDERATO :
Che l’amministrazione comunale ha ricevuto numerose sollecitazioni dalle associazioni animaliste che, con grande passione, giornalmente assistono i cani randagi e attendono risposte concrete per l’attivazione dei servizi sopra esposti;
Che l’amministrazione comunale in accordo con l’ ufficio veterinario dell’Asp avrebbe dovuto attivare da tempo il servizio relativo alla campagna di sterilizzazione e microcippatura;
TENUTO CONTO :
Che nelle recenti variazioni di bilancio nulla è stato iscritto in bilancio per la copertura economica relativa alla predisposizione dei servizi e al suo potenziamento;
Che il fenomeno della riproduzione dei cani randagi ad oggi è in costante aumento, a causa della mancata sterilizzazione, sancendo di fatto una inadempienza e un proliferare di nuovi cuccioli nel territorio;
Che tale stato di inerzia aggraverà in un breve periodo la situazione portando l’amministrazione a intervenire con urgenza;
TENUTO CONTO ALTRESI’:
Che il manifestarsi di situazioni di emergenza porteranno l’Ente comune a dovere probabilmente sborsare ulteriori somme di denaro da reperire in Bilancio non dando soluzioni definitive;
Il sottoscritto consigliere comunale la interpella per conoscere:
– Quali motivi hanno indotto l’amministrazione Comunale a non attivarsi in tempo utile per l’apertura dell’ambulatorio e del relativo servizio di sterilizzazione;
– Quali sono le somme messe a disposizione dall’amministrazione per dare corso alla definitiva risoluzione del problema randagismo,
– Se l’amministrazione Comunale ha iniziato l’iter necessario alla predisposizione del servizio e se si è messa in relazione con l’Asp e gli uffici competenti.
– Se è intenzione di questa amministrazione dare seguito alle richieste formulate dalle associazioni animaliste relativamente al problema della sterilizzazione e microcippatura dei cani randagi;
– Se è intenzione di questa amministrazione dotarsi di un proprio canile Comunale individuando tempi e risorse finanziarie da mettere a disposizione per la realizzazione.
– In che stato versa la dotazione infrastrutturale al servizio del settore a cui è affidata la competenza dei canili e dell’ambulatorio veterinario e se necessitano interventi di manutenzione straordinaria per renderli pienamente fruibili.
Si riserva altresì di convertire la stessa in mozione ai sensi del vigente regolamento Consiliare.