CAMERA DI COMMERCIO, PIL 2009 : 15.575 EURO PRO CAPITE NELLA PROVINCIA DI ENNA, CHE SI ATTESTA TRA I TERRITORI PIU’ POVERI D’ITALIA

E’ questo, 15.575 euro pro capite, il Pil registrato nella Provincia di Enna per l’anno 2009 che la colloca nella graduatoria nazionale alla 103° posizione su 107 province.  Il reddito pro capite della nostra provincia raffrontato  alla provincia di Milano con 36.530 euro, prima in graduatoria,  è pari al 42,63% con una differenza di ben 20.955 euro. Se raffrontiamo il dato con la media nazionale, il dato ennese è pari al 61,25% con una differenza di euro 9.688. Sono queste le risultanze dello studio condotto da Unioncamere Nazionale analizzando lo stato dell’economia nazionale e lo scenario della ripresa economica che colloca le regioni del Nord-Ovest come le realtà più dinamiche e più veloci nel superare la crisi e nell’agganciare la ripresa,

  registrando già nel 2010 le migliori performance, seguite a brevissima distanza da quelle del nord-est. L’Italia continua a viaggiare a due ben diverse velocità. Infatti, lo scorso anno il Pil pro capite del Mezzogiorno (17mila euro) si è rivelato poco più della metà di quello del Centro-Nord (attorno ai 29mila euro), risultando inferiore di oltre il 30% rispetto a quello medio nazionale (25mila euro). E il Sud, nell’elaborazione dei dati è sempre dietro, nel 2009 come nel 1995. Infatti negli ultimi 15 anni per le province meridionali, tranne qualche eccezione nulla è cambiato se non in peggio. La provincia di Enna rispetto al 1995 guadagna 2 posizioni ed è insieme a Palermo, che guadagna 4 posizioni, le uniche due province siciliane a risalire anche se di poco la graduatoria nazionale. Le altre province siciliane subiscono un arretramento rispetto al 1995 non indifferente come Catania che perde 16 posizioni, Trapani e Siracusa 8, Messina e Ragusa 6, Agrigento 2, Caltanissetta 0. 

“La competitività dei territori, nei prossimi anni, dipenderà in modo cruciale dal rafforzamento di un contesto favorevole al fare impresa. Ed in questo senso vanno le richieste che le Camere di Commercio, dice il Presidente di Enna Liborio Gulino, rivolgono al Governo, alle Regioni, all’Europa. Snellimento delle procedure amministrative, riduzione della tassazione, sostegno all’innovazione.

Snellimento delle procedure amministrative in tema di attività d’impresa. Prima di tutti eliminare le leggi inutili, continuando nel disboscamento normativo raccordando tra loro, in modo chiaro, le leggi esistenti e, nel caso nuove leggi si rendessero necessarie, nel rispetto dei principi dello Small Business Act, che la loro adozione avvenga a costo zero per le piccole e medie imprese.

Riduzione della tassazione che limita la propensione a investire e innovare, riducendo gli oneri burocratici e superando le sperequazioni nelle tariffe locali. E occorre sostenere le Pmi nei loro percorsi di internazionalizzazione.

Sostegno all’Innovazione e alla ricerca, favorire la diffusione e il trasferimento dell’innovazione tecnologica e organizzativa, anche con riferimento ai servizi avanzati di telecomunicazione (banda larga); favorire la diffusione di strumenti di garanzia pubblica per il finanziamento dell’innovazione; promuovere la collaborazione tra imprese ed enti di ricerca; monitorare le situazioni di crisi delle Pmi, supportare la crescita di imprese innovative, giovanili e femminili, nonché lo sviluppo delle imprese sociali.