È appena terminata la settimana dedicata alla raccolta fondi per la fondazione Telethon ed è positivo il bilancio della serata “Enna per Telethon” organizzata nei giorni scorsi al teatro Garibaldi dalla Banca nazionale del lavoro, gruppo Bnp Paribas, con la progettazione di “Start-Up Consulting” di Wanuska Adamo Nicoletti e la gestione e il coordinamento di “Happening Emilia” di Emilia Rizzo. Sono stati più di 150 i biglietti venduti e numerosa è stata la presenza del pubblico in teatro: piena la platea e calorosi gli applausi agli artisti che hanno generosamente offerto la propria disponibilità per l’evento. In scena, il folk singer siracusano Carlo Muratori, per una volta nelle vesti non solo di cantante e chitarrista, ma anche di cantastorie,
accompagnato dalla vocalist Danila Severino e gli strumentisti Maria Teresa Arturia alla fisarmonica e Carmelo Salemi alla ciaramella e al friscalettu. Muratori nella sua “Stidda di l’Orienti. Echi di canti natalizi della gente di Sicilia” ha attinto a piene mani ai “cunti” della tradizione, raccontando, come i vecchi cantori di una volta facevano nelle piazze e nei quartieri, la meravigliosa storia della “Bedda Matri Maria”, di “San Giusippuzzu” e del piccolo Bambinello, intrecciata alle vicende di un popolo che lotta contro la fame e la superstizione e che subito si affeziona alla famigliola di Nazareth. Il tutto, naturalmente, in lingua e sonorità siciliane.
Suggestivi, poi, i due momenti firmati dagli attori della Compagnia dell’Arpa di Enna (Elisa Di Dio, Sabrina Sproviero, Marianna Palillo, Giorgia Ingrà, Giulia Clemente e Filippa Ilardo, che ha curato la drammaturgia, con il regista Angelo Di Dio e la direttrice di scena Aurora Tilaro): il primo, tratto dalla raccolta di poesie “Inni alla notte” di Novalis ha giocato sull’alternanza della luce e delle tenebre, sulla notte più lunga dell’anno, quella del solstizio d’inverno, e sui demoni delle tenebre e agli angeli di ghiaccio. Il secondo momento recitativo, tratto da “Sogno di Natale” di Pirandello, è stato improntato come un tormentato monologo affidato alla brava Elisa Di Dio, capace di scavare in fondo all’animo umano fino a cogliere la vera essenza spirituale del Natale, ma ad attanagliare la protagonista arrivano le passioni e i legami terreni che si personificano in dame dagli occhi di fuoco che la accerchiano e stritolano.
«Un’iniziativa ben organizzata da cittadini che hanno voglia di costruire e non di lamentarsi alla quale non potevo mancare», ha detto il sindaco di Enna Paolo Garofalo, presente alla serata insieme con l’assessore comunale alla Cultura Emanuela Guarasci.
«L’organizzazione e la gestione della serata hanno funzionato perfettamente – commentano Wanuska Adamo Nicoletti ed Emilia Rizzo – nonostante sia il primo anno in cui veniamo coinvolte nell’evento ci riteniamo molto soddisfatte sia delle presenze (considerate le molteplici iniziative quella sera in città), sia dell’incasso devoluto. Abbiamo percepito fin dal primo applauso come lo spettacolo d’alto profilo sia stato particolarmente appezzato dagli spettatori e per l’anno prossimo stiamo già pensando a un evento ancora più importante per Telethon e per la nostra città».
La serata, condotta dalla giornalista Pierelisa Rizzo, ha avuto il patrocinio del Comune di Enna e il sostegno e la collaborazione di Hotel Villa Gussio, Studi Gea Advertising ed Evergreen Fiori.