Premessa: La complessità delle riforme che stanno caratterizzando il settore dei servizi alla persona, a partire dalla riforma quadro nazionale dei servizi sociali, richiede un grosso lavoro di collaborazione, una grande capacità di mettere in rete risorse, idee, esperienze, conoscenze. In questa direzione anche l?apporto dell?arte come strumento di vita sociale, può aiutare a far luce su una problematica culturale che vede senz?altro l?infanzia, l?adolescenza, l?handicap ed il disagio in genere, al centro dei processi innovativi per un „armonico sviluppo della personalità in formazione?. Responsabilità, rispetto e considerazione nei confronti dei concittadini più giovani, sono obiettivi prioritari nel momento in cui si pensa di mostrare
alcune esperienze artistiche maturate nei cosiddetti „luoghi del disagio? (handicap, disagio psichico, carcere, ecc.), inoltre altro importante obiettivo e quello di dare la possibilità, appunto ai giovani, di realizzare un lavoro in interazione sempre nell?ambito delle Arti delle diversità. Il termine “diversità” non va letto in una chiave riduttiva, ma come “qualità” per cui una cosa è „diversa? dall?altra. La diversità è una ricchezza e il teatro può esaltarla. Da qui nasce un?ipotesi di lavoro, originale, da continuare a sviluppare: verificare cioè la possibilità di dare cittadinanza e grande dignità a forme di Arte agita, considerate sino a poco tempo fa “marginali”, ciascuna nella sua singolarità e tutte con un solido denominatore comune: l?impronta della diversità.
Nell?opera “Thank you Mr. Down” la diversità viene considerata come qualità che differenzia una persona da un?altra e non come discriminante; diversità come risorsa della persona cosi com?è. Il Teatro è il luogo naturale in cui le diversità possono incontrarsi, interagire e riconoscersi come valore. La persona down è portatrice di un valore umano, che nel Teatro diventa valore artistico e risorsa sociale. Mettere al centro di questo percorso di ricerca, scoperta e sperimentazione, la persona con sindrome di down, significa esaltare l?essenza stessa del teatro, cioè l?essere umano, che in ogni sua forma e condizione può sperimentare sulla scena la massima espressione di se.
“Thank you Mr. Down” vuole realizzarsi in un contesto sociale complesso. Lo spettacolo punterà a ribaltare i canoni dell?integrazione sociale delle persone con sindrome di down, spostando l?asse dall?integrazione all?interazione, dando un forte segnale su nuove possibilità d?azione in quest?ambito nel territorio. Inoltre questo progetto, punterà ad un pubblico di giovani, proprio per incrementare e sostenere una cultura della diversità intesa come risorsa, in un contesto giovanile che, sopratutto attraverso i messaggi massmediatici, esalta sempre più stereotipi di comportamento omologanti.
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Thank you Mister Down
Per i 10 anni di attività della compagnia “Bagnati di luna A.I.P.D.” sez. Di Catania, Thank You Mr. Down rappresenterà l?occasione per esprimere l?immensa gratitudine ai giovani attori down da parte di genitori, famiglie, amici, operatori, società civile, politici, amministratori…
Thank you Mr. Down sarà un grande evento teatrale che metterà in luce ancora una volta la bellezza maturata negli anni dai giovani attori down, un altro forte scossone alla vita di chi guarda, un?azione spettacolo sul senso della specialità della propria natura, propria di ognuno, ognuno tutti… una riflessione sul senso stesso della parola Natura, natura umana, natura vita, forma che questa natura assume e quindi la funzione dell?arte e del Teatro di segnalare le forme possibili, riconoscerle dentro un coraggio. “…sono down, sono nato speciale, con gli occhi a forma di castagna, questo è il mio sogno e non cambio idea, Mai!”
La compagnia Bagnati di Luna A.I.P.D. sez. di Catania
“Bagnati di luna”, compagnia teatrale nata nel 2000 sulla base di un progetto di laboratorio permanente, finanziato dalla Provincia Regionale di Catania e organizzato dall?Associazione Italiana Persone Down sez. di Catania, in collaborazione con gli artisti dell?Associazione Culturale Neon (Teatro Scalo Dittaino) di Catania.
La compagnia “Bagnati di luna”, è composta da 25 ragazzi down dai 20 ai 54 anni, e dal 2007 è cominciato un lavoro con un gruppo di 15 più piccoli dai 10 ai 15 anni.
Nella penombra del palcoscenico, sapientemente ricreata, i protagonisti indiscussi sono loro, i giovani down, attori perfettamente immersi nell?immagine, diventano immagine stessa con il loro linguaggio semplice ma straordinariamente espressivo, con gesti e movenze accattivanti nella libertà dello spazio creativo loro concesso.
«Questa è la tappa – spiega Aida Fazio Russo, presidente dell?AIPD di Catania – di un itinerario formativo, artistico ed umano, attraverso cui il gruppo diventa “protagonista” non solo di un prodotto spettacolare, ma anche di un?attività strutturata e socialmente visibile, che mira ad abbattere l?emarginazione nei confronti della diversità». Fondamentale è stata l?esperienza del laboratorio teatrale intrapresa nel 2000 e approdata alla messinscena di “Quello che le balene pensano degli uomini”, rappresentato a Catania (Ciminiere, Piccolo Teatro), Trecastagni (Teatro Comunale), Messina (Teatro Savio), Piazza Armerina (Teatro Plutia), Acireale (Teatro San Paolo), Trecastagni (Teatro Comunale).
Nel 2001 il secondo laboratorio con la produzione dello spettacolo “Canto della terra che gira”, allestito ad Urbino (Teatro Comunale), Catania (Centro Culture Contemporanee Zo), Paternò (Teatro Comunale). Nel 2002 il terzo laboratorio da cui è nato “La ruota del pavone”, rappresentato ancora al Centro Zo e al Teatro Turi Ferro di Acireale. Nel 2003 il quarto laboratorio con lo spettacolo “Passaggio d’ali”.
Nell?Ottobre 2003 il gruppo dei ragazzi down Bagnati di Luna è stato inoltre invitato in Slovenia per realizzare una settimana di laboratorio con un gruppo di ragazzi down sloveni e partecipare a Loubiana ad un evento che si è concluso con lo spettacolo dal titolo “Passaggio d’ali”, rappresentato nell?ambito della Rassegna dei “Teatri delle Diversità”, organizzato dal centro Soncek di Loubiana e dalla Provincia di Gorizia. Nel 2004 il quinto laboratorio con lo spettacolo “Appassionati” con testi tratti dalle tragedie di Shakespeare più note e nel 2005 il sesto laboratorio con lo spettacolo “Diario 2005”.
Nel Giugno 2005 il gruppo dei ragazzi down è stato inoltre invitato a partecipare al “Roma Edge Festival” e in Ottobre a Taranto per un workshop con l?A.I.P.D della stessa città. Nel 2006 il gruppo produce “Antigone” da Sofocle. Nel 2007 produce “L’ombra delle parole” con testi tratti da Josè Saramago. Nel 2008/09 produce “…quando ti chiedo di Venezia” con testi di Italo Calvino “le città invisibili” e l?Otello di Shakespeare.
Thank you Mr. Down
“Nuova produzione”
Direzione artistica Piero Ristagno
Regia Monica Felloni
Assistente regia Giuseppe Calcagno
Attori (operatori di scena)
Giuseppe Calcagno
Manuela Partanni
Stefania Licciardello
Stefania Di Prima
La compagnia “Bagnati di Luna A.I.P.D.” sez.di Ct
Composta da: Salvo D?Amico, Pietro Russo, Irene D?Amico, Giuseppe Caccamese, Emily Reitano, Valeria Sciuto, Emanuela Dei Pieri, Enzo Malerba, Rosanna Platania, Luca D?angelo, Tiziana Santonocito, Gianluca Scuderi, Marco Cinque, Daniela Teriaca, Emanuele Basile
Video Performer Giuseppe D?Alia
Scenografie Giuseppe Savarino
Mostra fotografica a cura di Jessica Hauf
Trio Jazz Carlo Cattano fiati , Giuseppe Pier Giorgio
Monaco , tastiere, Alessandro Borgia percussioni.
Assistenti di scena Giuseppe Licciardello e
Giuseppe D?Angelo