E’ una deliberazione, l’ennesimo documento emesso da una delle massime istituzioni giuridico-amministrative, che pesa come un macigno. Il pastrocchio del Comune di Enna sulla questione della Tarsu, dunque, continua. La deliberazione di cui parliamo è quella che la Corte dei Conti, sezioni riunite per la Regione siciliana in sede consultiva, presieduta da Luciano Pagliaro, ha emesso su richiesta di parere formulata dal Sindaco di Enna con nota del 23 marzo 2010, prot. n. 13572. La richiesta era “finalizzata a sapere, dovendo il Comune procedere alla rideterminazione delle aliquote per la tassa dei rifiuti per gli anni dal 2007 al 2009, posto che le ultime aliquote approvate risalgono all’anno 2003, se era possibile, per un ente dissestato, di potere rideterminare le aliquote inerenti la tassa rifiuti, anche successivamente al termine previsto dalla legge, onde consentire la copertura integrale del servizio”. La Corte dei Conti -si legge nella deliberazione- esprime il parere che il Comune di Enna, ente dissestato, non può rideterminare le aliquote inerenti la tassa rifiuti successivamente al termine previsto dal primo comma dell’art. 69 del decreto legislativo n. 507/1993. “Si è determinata, lo abbiamo sempre sostenuto -dice il presidente del Centro studi “Sen. Antonio Romano”-, una vera e propria confusione nel Comune di Enna. Aggravata, tra l’altro, anche dalle recenti bollette relative alla Tarsu 2009, che i cittadini si stanno vedendo recapitare da parte del Comune”. A questo proposito, il presidente Orlando sottolinea la “illegittimità delle tariffe 2009, in quanto deliberate dalla Giunta municipale nel maggio 2010 e non dal Consiglio comunale (Tar Catania n. 231 del 16/2/2010). “Inoltre -denuncia ancora Orlando- le tariffe sono illegittime perchè è stata introdotta la maggiorazione del 10 per cento (ex Eca) prevista dalla legge 549/95, ma mai approvata , come voluta dalla legge, con atti deliberativi dal Consiglio comunale. Non solo. Il Comune -aggiunge Orlando- non ha riportato nel Bilancio di previsione al titolo I° ne la Tarsu ne l’addizionale la cui somma si aggira sui 3 milioni e 752 mila euro”. Intanto, “le associazioni e i Movimenti civici di Enna, chiedono a tutte le forze politiche una convocazione straordinaria urgente del Consiglio comunale per annullare la delibera di G.M. n. 126 del 25/5/2010, le notifiche delle bollette 2009 e per promuovere un tavolo tecnico che affronti alle radici ed in maniera definitiva il problema delle esose tariffe rifiuti”. “Qualora -sostengono i comitati civici- in sede politica non si trovi una soluzione, i cittadini possono tutelarsi presentando ricorso, entro 60 giorni dalla data di ricevimento dell’avviso di pagamento, alla Commissione tributaria di Enna”.
Giacomo Lisacchi