Venerdì si è riunita la presidenza provinciale della CNA, tra gli argomenti posti all’ordine del giorno particolare attenzione è stata posta alla situazione economica in cui versa la provincia di Enna e la stasi che si è venuta a creare nella gestione del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Dittaino. I massimi dirigenti della CNA hanno posto l’accento sul fatto che in un momento come questo, in cui l’economia registra un rallentamento e c’è in atto una crisi generale che ha portato ad una contrazione sia dei consumi e che degli investimenti, devono essere messi in atto tutti gli accorgimenti e messe a disposizione tutte le risorse per consentire agli imprenditori che hanno progetti e ancora voglia di investire di non dovere fuggire dal nostro territorio. E’ necessario, specialmente in questo contesto, creare le migliori condizioni per favorire gli investimenti e sfruttare al massimo le opportunità che si presentano per una ripresa dell’economia. Per fare ciò è opportuno che ognuno faccia la propria parte ed è necessario che le amministrazioni locali si assumano le proprie responsabilità in quanto soggetti chiamati a svolgere azioni di pianificazione del territorio e di attuazione di politiche di sviluppo.
In questo momento la presenza di una grande realtà come l’Outlet, che riesce ad attrarre un enorme quantità di consumatori da tutta la Sicilia e non solo, se adeguatamente sfruttata, potrebbe rappresentare una grande opportunità per tutti i comuni limitrofi e per l’area circostante, e potrebbe, tra l’altro, rendere ancora più appetibile l’insediamento di imprese industriali, ma anche artigianali, di servizi, della logistica e della grande distribuzione nell’adiacente Area di Sviluppo Industriale di Dittaino.
Ma la situazione gestionale del Consorzio ASI non è certo quella più adatta per responsabilizzare le amministrazioni locali e per consentire un’ampia partecipazione delle parti sociali ai programmi di sviluppo dell’area.
Il fatto che il Consorzio sia gestito ormai da troppo tempo da un commissario, che dovrebbe rappresentare invece una figura transitoria, chiamata a favorire un immediato ripristino delle condizioni di ordinaria amministrazione e di regolare governo affidato ai soggetti preposti, ritarda qualsiasi progetto di sviluppo e impedisce il corretto coinvolgimento di quelli che sono i veri attori locali che hanno a cuore l’interesse del territorio.
Se la legge regionale prevede che la gestione dell’Asi è demandata ai rappresentanti dei Comuni, delle Associazioni di categoria e dei Lavoratori Dipendenti, come massima espressione della rappresentanza degli interessi locali, non si capisce perché, proprio la Regione, attraverso i propri organi, sia di impedimento ed ostacoli l’immediato ripristino della corretta gestione di una struttura di vitale importanza per lo sviluppo del territorio.
Alla fine della riunione il Presidente della CNA Tonino Palma ha dichiarato: Tutta la dirigenza della CNA è concorde sul fatto che bisogna ripristinare nel più breve tempo possibile la situazione di corretta gestione dell’ASI e ridare alle amministrazioni locali e alle parti sociali quel ruolo che compete loro e che gli viene riconosciuto dalle norme vigenti.
Finché sono in vigore queste regole, devono essere rispettate da tutti, specialmente dalle istituzioni che le hanno emanate, per cui riteniamo che oggi non c’è alcun motivo per il quale debba essere ulteriormente ritardato l’insediamento dei soggetti già nominati dai vari soci dell’organismo, pertanto invitiamo il Commissario Straordinario del Consorzio per l’A.S.I. di Enna a voler convocare in tempi rapidi il Consiglio Generale con i soggetti già nominati, in modo da consentire una ripresa delle attività di programmazione e sviluppo dell’area, che deve essere coerente con le indicazioni e le linee dettate dai soggetti direttamente interessati.