Il Comitato Promotore per i diritti dei Cittadini che tanto si era prodigato per il funzionamento del reparto dell’HOSPICE, inaugurato il 30-06-2006 e mai utilizzato, prende atto con soddisfazione che da qualche settimana questo è funzionante presso l’ospedale nuovo di Ferrante. Di tutto questo il Comitato ringrazia la S.V. che a seguito dell’ incontro avuto il 30-06-2010 con la delegazione del nostro Comitato proprio sulla mancata apertura dell’Hospice ,ha preso a cuore la situazione dei malati terminali e si è attivata concretamente mostrando grande sensibilità verso il problema.
Naturalmente un ringraziamento va anche al Direttore dell’ASP che ha mantenuto l’impegno,nonché al Sindaco che aveva manifestato la sua volontà di risolvere la questione. L’Hospice con i suoi 10 posti letto, come si ricorderà, era stato realizzato nei locali della chirurgia del vecchio ospedale Umberto I di via Trieste e faceva parte di un piano sanitario regionale che prevedeva 15 strutture per complessivi 165 posti letto al fine di migliorare la qualità della vita del malato oncologico terminale che, diversamente da casa, può ricevere, in tale struttura, cure più adatte e può essere seguito da personale specializzato e assistito anche dai familiari, dal momento che le stanze, munite di ogni confort, hanno anche a disposizione una poltrona letto.
L’Hospice, inaugurato in pompa magna il 30-06-2006 e presentato in quella occasione come “un momento molto importante per la sanità ennese”, dopo la cerimonia non era stato mai utilizzato. Per anni I’AUSL n.4 e l’Azienda ospedaliera hanno scaricato a vicenda responsabilità e competenze negando all’utenza questo importante servizio sanitario, per anni il Comitato Promotore per i Diritti dei Cittadini, l’AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), l’AISM(Associazione italiana sclerosi multipla) e il Tribunale dei diritti del malato hanno organizzato proteste e sit-in, ma solo ora finalmente il Suo generoso e risolutivo intervento ha consentito a questi sfortunati assistiti di trarre dalla struttura ora operante, l’attenzione e l’assistenza necessaria per vivere dignitosamente gli ultimi giorni.
P. il Comitato
(Gaetano Vicari)