PREFETTURA DI ENNA: INCONTRO SULLE PROBLEMATICHE CONCERNENTI GLI APPALTI DI OPERE PUBBLICHE

Si è tenuta in data odierna, 8 febbraio 2011, una riunione in Prefettura presieduta dal Prefetto dott.ssa Giuliana Perrotta, su richiesta congiunta e con la partecipazione, del Presidente della Sezione provinciale dell’ANCE dott. Pirrone, del Direttore della Sezione locale di Confindustria dott. Matera e dei  rappresentanti delle Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL , sig. Schilirò, sig. Cirivello e Sig. Mudaro, al fine di esaminare le criticità in relazione agli appalti per le realizzazione di opere pubbliche. Il Presidente Dell’ANCE, in via preliminare, ha lamentato il diffuso mancato rispetto da parte delle stazioni appaltanti della Provincia delle diposizioni di legge anticrisi, contenute nell’articolo 9 del decreto legge 1° luglio 2009 n. 78, convertito in legge 3 agosto 2009 n. 102, atto ad assicurare la tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni.Il tardivo pagamento delle spettanze dovute comporta infatti, a parere del Presidente dell’ANCE, condiviso dai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali uno stato di criticità dell’impresa con conseguenze sulla capacità di corrispondere gli stipendi ai lavoratori e di assicurare gli obblighi connessi alla sicurezza nell’ambito del cantiere. Ed è in relazione a tale aspetto che è stato altresì rappresentato come spesso si assista, in fase di redazione del bando di gara, ad una sottovalutazione o addirittura mancata previsione degli oneri connessi alla sicurezza, che per legge sono esclusi dal ribasso in sede di offerta. Tale previsione normativa ha lo scopo di assicurare il rispetto da parte delle imprese delle disposizioni connesse alla sicurezza del cantiere, non costituendo per le stesse un onere aggiunto.
La mancata previsione degli oneri per la sicurezza raggiunge livelli di criticità estrema in applicazione del disposto normativo che ha introdotto, con la legge n. 16/2010, nella Regione Siciliana il principio di aggiudicazione della gara in relazione agli appalti per opere pubbliche del massimo ribasso.
I registrati ribassi in sede di offerta di oltre il 40% dell’importo a base d’asta, applicabili per alcuni bandi di gara anche sugli oneri per la sicurezza, nella mancata specifica previsione degli stessi, ha indotto  le organizzazioni di categoria presenti e le rappresentanze sindacali a ritenere possibile il configurarsi di violazioni di legge nell’ambito delle disposizioni sulla sicurezza del lavoro.
In relazione a tali criticità i presenti hanno chiesto un intervento del Prefetto sulle stazioni appaltanti al fine di garantire il sistema economico delle imprese, già critico per gli effetti della crisi internazionale, e la remunerazione e la tutela, nell’ambito del cantiere, degli stessi lavoratori.
Il Prefetto Dott.ssa Guliana Perrotta ha assicurato un intervento presso le Stazioni appaltanti al fine di richiamare l’attenzione delle stesse sulla necessità strategica per il sistema economico della Provincia del rispetto delle disposizioni in materia di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni e delle normative di tutela della sicurezza dei lavoratori. Tale intervento peraltro si incardina in una serie di attività già poste in essere dalla Prefettura per assicurare il  rispetto della legalità nell’ambito degli appalti pubblici. E’ inoltre in cantiere un progetto di formazione dei RUP delle stazioni appaltanti della Provincia al fine di fornire agli stessi il necessario aggiornamento sulle complesse ed articolate disposizioni di legge a supporto della legittimità, nell’accezione di tutela antimafia e rispetto delle norme in materia di lavoro.
Il Prefetto, ha altresì rappresentato che il presente incontro verrà seguito da altri appuntamenti al fine di verificare lo stato di attuazione delle disposizioni di legge e di individuare misure, anche di natura pattizia, che a livello locale possano contribuire a minimizzare i disagi connessi all’applicazione del sistema del minimo ribasso, nell’ambito peraltro delle recenti disposizioni guida individuate dalla Regione Siciliana.