AVO ENNA: ENZO GUARASCI RICONFERMATO PRESIDENTE

Sei a tre. Vince il rosa all’Avo – Associazione volontari ospedalieri, dove il nuovo consiglio direttivo (insediatosi ufficialmente lo scorso lunedì 7 febbraio) risulta prevalentemente costituito da donne. Saranno infatti Stefania Amico, Geppa Chiaramonte, Teresa Monello, Rina Prestifilippo, Vincenza Strazzulla e Francesca Lipoma a fare da guida come consigliere nel prossimo triennio per l’associazione di volontari ennese. Accanto a loro Enzo Guarasci che dopo sei anni è stato riconfermato presidente, Francesco Paolo Castellana, vicepresidente e Pino Muzzicato, consigliere.  “Da quando siamo nati – dice il presidente Guarasci – la sanità è in continuo cambiamento. Forse l’Avo con la sua presenza amica è uno dei pochi elementi di continuità all’interno dell’ospedale dove opera portando sostegno psicologico e morale ad ammalati e familiari. La presenza delle donne in questo senso è fondamentale, oltre che naturale. Sono loro che hanno una spiccata sensibilità verso gli altri e una istintiva propensione all’ascolto. La forte presenza rosa nella nostra associazione non è altro che una prova della qualità del servizio che riusciamo a dare a ammalati, anziani e bambini”.
“Io credo da sempre nel volontariato – dice Teresa Monello, consigliera e volontaria coordinatrice dei responsabili di reparto – Mettere a disposizione degli altri il proprio tempo e le proprie energie, significa dare senso alla propria vita e recuperare i valori umani oggi tanto lontani dalle nostre coscienze. Poi non è poco, in una società tesa solo all’edonismo e al benessere, potersi confrontare in modo maturo ed empatico con la sofferenza”.     
“L’esperienza del volontariato  – dice Francesca Lipoma, responsabile del gruppo Avo Giovani – è importante per tutti, ma diviene particolarmente formativa per i ragazzi. Il giovane cresce e matura anche come cittadino nel fare volontariato e insieme è linfa nuova per l’associazione che con i giovani si apre al nuovo”.   
“La sfida al nuovo – continua Enzo Guarasci – è la scommessa che il nuovo consiglio ha voluto fare su stesso. Il prossimo triennio ci vedrà tutti impegnati non solo nel nostro servizio in ospedale e centri accoglienza, ma anche nella programmazione di attività e progetti sociali ai quali l’Unione europea ci chiama con l’anno del volontariato”. Proprio il 2011 infatti è stato dichiarato anno del volontariato dalla Commissione europea e a tal fine bollono già molte iniziative nella pentola dell’Avo dove sono state costituite tre commissioni di studio per la formazione permanente dei volontari, la gestione della biblioteca e i rapporti con i media al fine di rendere l’associazione sempre più aperta ai cittadini e concretamente vicina a chi soffre.