CCIAA ENNA: IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO SANTO DI BELLA: “I DATI ECONOMICI CORRETTI SONO I NOSTRI”

Nei giorni scorsi la Camera di Commercio, con un comunicato del suo Presidente, ha diffuso i primi, parziali dati relativi alla nati – mortalità delle imprese nella provincia di Enna nel 2010. Dovrebbe essere superfluo ricordare che i dati provenienti dall’Ente Camerale sono quelli ufficiali per definizione essendo la Camera l’Istituzione preposta non solo alla tenuta del Registro delle Imprese, del Repertorio Economico Amministrativo (REA) e degli altri registri ed albi attribuiti alla sua competenza, ma anche preposta alla realizzazione di osservatori dell’economica locale e alla diffusione di informazione economica. Funzioni, quelle ricordate, che non appartengono alla Camera in virtù di un mandato sindacale o di rappresentanza di interessi privati, quali quelli di una qualsiasi Associazione di Categoria, ma che vengono direttamente attribuiti dalla Legge, nello specifico dal D.Lgs n. 23 del 2010 e dalla L.R. n. 4 del 2010, nel e per l’esercizio di funzioni pubbliche.
Ciò premesso sorprendono le dichiarazioni del vice presidente della CPA e rappresentante della Confartigianato, Arena, circa la asserita “incompletezza” dei dati forniti dalla Camera e quindi della loro adombrata erroneità.
In qualità di Segretario Generale dell’Ente, e non conoscendo a quali fonti Arena abbia attinto le sue informazioni, ritengo doveroso, per rispetto del sistema imprenditoriale e dell’opinione pubblica generale, intanto confermare i dati già anticipati dall’Ente e quindi chiarire alcuni aspetti della formazione e diffusione dei dati economici di cui trattiamo.
Preliminarmente va ricordato che la rilevazione statistica sul movimento delle imprese viene svolta costantemente e diffusa trimestralmente da InfoCamere con uguali metodi, procedure e modelli su tutto il territorio nazionale.
InfoCamere è la società di informatica di tutte le Camere di Commercio Italiane, leader del settore a livello europeo.
Nell’ambito della sua attività recentemente InfoCamere ha reso disponibili per gli Uffici di Statistica camerali, la situazione delle imprese nel quarto trimestre 2010. In particolare, oltre ai “dati di contesto” delle dinamiche statistico-economiche, InfoCamere elabora anche dei Focus per ciascuna singola provincia proprio per consentire alle varie Camere una lettura quanto più prossima dei territori, da offrire all’analisi di quanti, soggetti pubblici e privati, vi operano.
Da sempre, per rimanere nell’ambito delle cessazioni che tanto hanno allarmato Confartigianato, queste vengono registrate da InfoCamere nella banca dati chiamata StockView, non tenendo conto della effettiva data di cessazione di un’impresa ma considerando il momento in cui la cessazione viene effettivamente caricata nel registro informatico.
Tale modello di rilevazione dei flussi può piacere o meno, ma questo è per tutta Italia e non risulta che in altre realtà del Paese sia mai stato messo in discussione da chicchessia.
Com’è nota la statistica non è scienza esatta ma deve fondarsi su metodi scientifici e modelli rigorosi la cui efficacia determina l’affidabilità dei dati prodotti.

Al contrario, muovere dalla conoscenza di un solo dato (quale quello che può emergere da una seduta della Commissione Provinciale per l’Artigianato) per mettere in discussione elaborazioni provenienti da fonti nazionali qualificate, richiederebbe un atteggiamento di maggiore prudenza e una approfondita conoscenza delle situazioni.
Va peraltro ricordato che il dato statistico ha una sua valenza se esso si basa su di una metodologia di rilevazione “adeguata, precisa e rapida” dei dati che si intendono misurare. Al contrario, l’analisi di un singolo dato in sé, rilevato in base ad un modello diverso da quello applicato in precedenza, non ha alcun valore scientifico e quindi risulta di scarsa utilità tanto ai fini statistici quanto a quelli economici.
Le cessazioni delle imprese artigiane nel 2010, rilevate come fa Confartigianato, con metodologia diversa da quella applicata per la rilevazione degli analoghi dati del 2009, produce un dato statisticamente affetto da errore non comparabile con la serie, quindi di scarsa utilità e addirittura falsato rispetto alla rilevazione ufficiale che, come spiegato prima, conteggerà queste cessazioni nel 2011, al momento del caricamento nel sistema informatico.
E’ opportuno infine ricordare che i dati definitivi e complessivi sulla dinamica statistico-economica delle imprese italiane non sono ancora disponibili. Nel prossimo mese di maggio, in occasione della Giornata Nazionale dell’Economia, la Camera di Commercio pubblicherà, come negli anni scorsi, la Relazione sulla situazione economica della Provincia nella quale troveranno ampio spazio tutti gli indicatori economici che consentiranno, allora sì, una documentata analisi dello stato reale dell’economia ennese. Salva ovviamente ogni interpretazione politica e utilizzo a scopi di parte, dei dati prodotti.

Santo Di Bella Segretario Generale della Camera di Commercio