I cache degli ospiti del Festival di San Remo 2011 ed in particolare i 200.000 euro che sarebbero stati pattuiti con Roberto Benigni per la serata di oggi giovedì 17 febbraio, sono un pugno nell’occhio nei confronti dei cittadini in un periodo di grave crisi come questo. Così Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, il quale tiene a precisare che siamo tutti consapevoli dello spessore ineguagliabile di un rappresentante della cultura e dello spettacolo italiani nel mondo, quale Roberto Benigni, il cui compenso è sicuramente giustificabile e certamente adeguato al mercato, ma non possiamo non esprimere più di qualche perplessità alla luce della situazione di precarietà dell’economia e del mercato del lavoro italiani. A questo punto, dobbiamo ritenere che tutto il sistema dei compensi per gli ospiti che il servizio pubblico rappresentato dalla RAI dovrebbe garantire sia tutto da rivedere, se si continuano a spendere fiumi di soldi pubblici – che provengono in gran parte dal pagamento del canone – a fronte di una situazione economica generale che in larghissime fasce della popolazione è arrivata anche oltre la disperazione.
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