Enna. I giovani del Pdl reagiscono in merito alla chiusura dell’ inchiesta sulla gestione dell’ Ato Rifiuti, condotta dal Procuratore della Repubblica Calogero Ferrotti, sfociata in ben ventitré indagati. Coinvolti, a vario titolo, per accuse che vanno dal falso in bilancio alle false comunicazioni sociali, dalla truffa aggravata all’ evasione fiscale, parlamentari nazionali e regionali della provincia di Enna che per un certo periodo hanno fatto parte del consiglio d’ amministrazione della società “ Enna Euno ”, ma anche otto tra sindaci ed ex primi cittadini. “I giovani del Pdl esprimono la loro soddisfazione sul fatto che l’ onorevole Edoardo Leanza, deputato all’ Assemblea regionale e coordinatore provinciale Pdl, non risulti tra gli indagati del carrozzone dell’ Ato Rifiuti – fanno sapere dal coordinamento provinciale giovanile in una nota – che ha generato un forte indebitamento a cui non ha conseguito nessun miglioramento qualitativo del servizio, ma solo un aumento indiscriminato delle bollette “.Nel corso della vicenda sono stati sequestrati, quasi integralmente all’ Ato, beni per quasi nove milioni di euro, in una fase successiva dissequestrati ed al momento “ sub judice ” in attesa del verdetto della Cassazione; a circa 654 mila euro ammonta il sequestro effettuato agli stessi indagati.
<< Dai giovani del Pdl piena condivisione sulla linea politica seguita in merito ai consigli d’ amministrazione dell’Ato Rifiuti che è stata fin dall’ inizio silenziosa e meno visibile – continuano – non per sottrarsi agli impegni, ma perché si è sempre lavorato tramite gli amministratori pubblici locali per ottenere risultati concreti >>.
Alessandra Leonora