L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI ENNA RISPONDE ALLE ULTIME DICHIARAZIONI DELL’UNIONE ALLEVATORI SICILIA

A seguito di quanto dichiarato a mezzo stampa dal vice presidente dell’Unione allevatori di Sicilia, Carmelo Galati Rando  nei confronti della categoria dei Medici Veterinari, L’Ordine Professionale della Provincia di Enna,  sente l’obbligo di dover esprimere la propria indignazione verso chi si permette di rilasciare gratuitamente, diffamanti dichiarazioni nei confronti di professionisti, impegnati nella tutela della salute pubblica. Per correttezza di informazione, si deve precisare che il numero di Medici Veterinari in servizio presso l’A.S.P. di Enna,  comprende 41 Specialisti Ambulatoriali ( impegnati in 12 ore settimanali ) e 27  Dirigenti dipendenti,  a fronte di 1244 allevamenti ovi-caprini con 137339 capi e 1558 allevamenti  bovini e bufalini con 53866 capi. ( Dati ufficiali certificati dalla Banca Dati Nazionale ).
Gli stessi Dirigenti, sono ripartiti nelle 3 aree funzionali di: Sanità Animale, Igiene degli Alimenti di Origine Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootechiche.

Gli stessi sono altresì impegnati nel capillare controllo di tutta la filiera alimentare e nella prevenzione del randagismo. Quest’ultimo problema emergente in tutto il territorio nazionale, ha visto i Dirigenti Veterinari impegnati nell’istituzione dell’anagrafe canina, la sterilizzazione dei cani randagi, presso gli ambulatori pubblici di parco Ronza e di Enna e l’applicazione di N° 10.500 microchips

Appare chiaro come rispetto ai numeri ( 148 unità per la precisione ) dichiarati dal Sig. Galati Rando,  esista una considerevole differenza.
Per dovere di cronaca,  si precisa  che i Medici Veterinari iscritti presso questo Ordine Professionale sono alla data odierna 89.

E’ doveroso ricordare che il Medico Veterinario pubblico, non si limita soltanto ad effettuare il prelievo ematico sul capo bovino e/o ovi-caprino, per il controllo della Brucellosi, e  nella intradermo-tubercolinizzazione, ma tale figura professionale specializzata, ha in più l’obbligo di assicurare la salubrità di tutti gli alimenti di origine animale ( latte, formaggi, carne, uova, pesce, ecc…) che giungono sulle nostre tavole.

E’ vero infatti che il numero dei focolai di Brucellosi bovina ed ovi-.caprina, Tubercolosi bovina e Leucosi bovina Enzootica, è progressivamente diminuito nel tempo, ciò,  grazie ad una oculata strategia d’intervento messa in atto dalla A.S.P. di Enna  ed attraverso la professionalità dei Medici Veterinari convenzionati a 38 ore settimanali.

Tuttavia dal Gennaio 2010, con la nuova figura del Medico Veterinario Specialista Ambulatoriale, le ore settimanali sono state ridotte prima a 18  e successivamente  a 12 ore,  a seguito di Circolare Assessoriale; tale contrazione ha inevitabilmente rimodulato i piani organizzativi dell’A.S.P. per mantenere basso il livello di incidenza delle suddette zoonosi.
Se a questo si aggiunge che i Medici Veterinari,  controllano anche allevamenti di specie suina ( 98 allevamenti con un totale di 5435 capi ), equina ( 1050 allevamenti ), avicola ( 09 allevamenti industriali per un totale di 739.000 capi e N° 2087 allevamenti rurali con 42.382 capi), appare chiaro come il numero delle ore lavorative non sia proporzionato alla mole di lavoro effettivamente necessario.

Pertanto,  i disagi vissuti dagli allevatori,  non sono imputabili né alla cattiva volontà  dei Medici Veterinari  Dirigenti pubblici “ circa 100 Veterinari ” che svolgono ormai da molto tempo solo mansioni burocratiche all’interno  degli uffici, né all’incapacità dei funzionari “ a scollarsi dalle sedie” come dichiarato dal sig. Galati Rando Carmelo.

Con l’auspicio che gli stessi mezzi di stampa, possano sempre divulgare informazioni fondate,  circa la realtà zootecnica del nostro territorio, questo Ordine Professionale, comprendendo la problematica sofferta dagli allevatori, offre la propria disponibilità e competenza per un dialogo propositivo, verso tutte le organizzazioni sindacali di categoria riconosciute.  

IL PRESIDENTE
(Dr Luigi Timpanaro)