In coerenza con le nette posizioni assunte dal Coordinamento provinciale di Enna è stata, infatti, presentata una interrogazione a risposta scritta ai Ministri dell’Ambiente e della salute. L’ interrogazione reca la firma del senatore Fabio Giambrone (Coordinatore regionale di IDV Sicilia) e del Senatore Felice Belisario ( capo-gruppo IDV al Senato). IDV intende investire al massimo livello le istituzioni e contestualmente impedire che, una volta spentisi i riflettori dei media, su Pasquasia scenda nuovamente la nebbia dell’oblio ed il caso venga ancora una volta archiviato senza accertare la verità cui le popolazioni interessate hanno diritto.
Interrogazione a risposta scritta
GIAMBRONE, BELISARIO. – Ai Ministri dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare e della salute. – Premesso che:
La miniera di Pasquasìa, in provincia di Enna, è stata la terza più importante miniera del mondo per estrazione di sali alcalini misti per la produzione di solfato di potassio. Detta miniera, che occupava 500 persone in un territorio ad alto tasso di disoccupazione, è stata senza alcun giustificato motivo chiusa nel 1992;
la miniera, che oggi di fatto versa in stato di abbandono, viene considerata una bomba ecologica in quanto risulterebbe accogliere rifiuti pericolosi di vario tipo (percolato, amianto, rifiuti speciali e, non ultimo, rifiuti radioattivi), con il rischio quindi di conseguenze pericolosissime per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Sui pericoli di Pasquasìa sono state aperte diverse inchieste giudiziarie, da ultimo quella della magistratura di Enna del 28/01/2011;
con particolare riferimento alla temuta presenza di rifiuti radioattivi fonti di stampa segnalano:
– che più volte Pasquasìa è stata indicata come sito idoneo ad accogliere rifiuti radioattivi dall’Ente nazionale per l’energia atomica, dal Governo italiano e pare anche dall’Euratom;
– che nel 1997 l’azienda sanitaria locale di Enna segnalava la presenza, in quantità fuori dalla norma, di Cesio 137 (sostanza prodotta dalla fissione nucleare);
– che secondo studi epidemiologici dell’ospedale di Enna il livello di incidenza di tumori e leucemie nella provincia in questione, priva di altri stabilimenti industriali, è tra le più alte d’Italia, ivi incluse le aree industriali del Nord,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo intendano chiarire con urgenza l’attendibilità dell’allarme da anni diffuso nel territorio di Pasquasìa;
come si intenda intervenire, una volta accertato che la miniera abbandonata sia oggi diventata una discarica abusiva di rifiuti pericolosi di ogni tipo, per bonificare il territorio interessato e rimuovere ogni rischio per la salute dei cittadini, per l’ambiente e le falde acquifere;
se siano mai state adottate misure idonee a garantire la protezione sanitaria contro i pericoli delle radiazioni, di cui al capo III del Trattato Euratom, ed in particolare le misure necessarie a mantenere un elevato livello di sicurezza in materia di gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.